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venerdì 2 novembre 2012

Da oggi disponibile anche in Italia l’iPad mini: prezzi da 329 euro


ROMA - E’ disponibile in bianco e in nero, è sottile 7,2 millimetri e ha uno schermo da 7,9 pollici: è arrivato oggi anche in Italia - per la prima volta inserita nel grande lancio iniziale - l'iPad mini, il tablet più piccolo targato Apple presentato il 23 ottobre scorso. Da questa mattina è disponibile anche l'iPad di quarta generazione. 
Gli iPad mini con wi-fi (erano ordinabili online già dal 26 ottobre) sono disponibili in nero e ardesia o bianco e argento a 329 euro per il modello 16GB, 429 euro per il 32GB e 529 euro per il 64GB. La versione con wi-fi + cellular arriverà invece tra due settimane (459 euro per il modello 16GB, 559 euro per il 32GB e 659 euro per il 64GB). Negli Stati Uniti, dove era stata prevista una maggiore disponibilità che in altri Paesi, è andato sold out in prevendita lo stock. Il modello bianco wi-fi è andato esaurito nei primi 17 minuti dall'apertura delle vendite. Il mini tablet con la cornice nera è invece durato un po' di più nel taglio da 16 GB, poi sono finiti anche i 32GB e 64GB. 

mercoledì 24 ottobre 2012

Apple ha presentato l’iPad mini


CUPERTINO (Usa) - Apple lancia la quarta generazione iPad, l'iPad Mini. Ad annunciarla il capo del marketing Phil Schiller. E' sottile 7,2 mm e ha uno schermo da 7,9 pollici. Rispetto al 'vecchio' è del 23% piu' sottile e del 53% più leggero; lo schermo ha la stessa risoluzione e la batteria ha una durata di 10 ore. I prezzi vanno da 329 a 659 dollari. Preordini dal 26 ottobre anche in Italia. Consegne dal 2 novembre. In calo in borsa il titolo dopo la notizia del prezzo, superiore alle aspettative.
Il lancio di iPad Mini mette termine ad anni di speculazioni sul fatto che Apple stava pensando di lanciare una nuova versione più piccola della sua gamma di iPad.
Nel 2010, il fondatore Steve Jobs lo aveva descritto come "troppo piccolo". Tuttavia, il cambiamento  arriva di fronte alla crescente pressione dei concorrenti , che già offrono più piccoli - e, soprattutto, più economici - prodotti.

sabato 25 agosto 2012

Samsung pagherà 1 miliardo di dollari alla Aple: le ha copiato i brevetti


SAN JOSE - Apple ha vinto la sua battaglia legale sui brevetti contro la Samsung condannata a pagare 1,051 miliardi di dollari di risarcimento. In soli tre giorni di camera di consiglio, i nove giurati della corte californiana di San Jose hanno emesso il loro verdetto riconoscendo l'azienda coreana colpevole di aver copiato i software e gli elementi di design denunciati da Apple. I brevetti infranti da Samsung secondo i giudici sono tre e riguardano l'effetto di "bounce-back", ovvero di rimbalzo dell'interfaccia grafica di iPhone e iPad (su tutti i modelli denunciati da Apple), il "pinch and zoom" (con alcune eccezioni di modelli di smartphone), e il "tap to zoom", cioe' a dire la funzione iOS che ingrandisce le immagini con un semplice tocco. Samsung e' stata inoltre riconosciuta colpevole di aver copiato il design dell'iPhone e dell'iPad: dallo schermo agli altoparlanti, dagli angoli arrotondati del dispositivo alla sistemazione delle icone, fatta eccezione per il Galaxy, "che non ha niente in comune" con il tablet di Cupertino. Totalmente respinta la controcausa di Samsung che reclamava danni per 422 milioni di dollari.

venerdì 11 maggio 2012

E i giovani oranghi comunicano con l’iPad. Succede a Miami miami, zoo miami,


MIAMI - Gli oranghi dello zoo Junge Island di Miami amano il loro iPad. Disegnano, giocano e arricchiscono il proprio vocabolario. Sono soprattutto gli adolescenti della loro famiglia a usarli, mentre gli anziani del clan mostrano assai meno  interesse (come noi, come noi).
Gli oranghi di Jungle Island  a quanto pare, sono proprio come le persone quando si tratta di tecnologia. Il parco è uno dei giardini zoologici più che sperimenta i rapporti delle scimmie con i computer e permette ai suoi sei oranghi di utilizzare un iPad per comunicare, come parte di un programma di stimolo mentale. Linda Jacobs, che supervisiona il programma, spera che i dispositivi alla fine aiuteranno a colmare il divario tra l'uomo e questescimmie in via di estinzione.
"I nostri giovani oranghi lo usano. Lo hanno capito, eccome - ha detto Jacobs - Solo i  due più più anzani non sono interessati. Penso che abbiamo imparato abbastanza  a comunicare e non sentono il bisogno di un iPad”. La Jacobs ha detto che ha cominciato a lasciare che gli oranghi utilizzassero l’iPad la scorsa estate, sulla base del suggerimento di qualcuno che aveva utilizzato i dispositivi con i delfini. Il software è stato originariamente progettato per gli esseri umani affetti da autismo. Lo schermo visualizza le immagini di vari oggetti. Un allenatore chiama uno degli oggetti e la scimmia preme il pulsante corrispondente.
I custodi utiulizzano il linguaggio dei segni per comunicare con gli oranghi. Usando le mani, gli oranghi sono in grado di rispondere a domande semplici, di identificare gli oggetti e di esprimere i propri desideri o bisogni. Le scimmie possono anche identificare le parti del corpo, aiutando la cura se si sentono male.
"Siamo in grado di monitorare in realtà la loro salute su base giornaliera - ha detto la Jacobs parlando della necessità di comunicazione con gli oranghi - Possiamo fare i controlli quotidiani. Se qualcuno non si sente bene, lo sappiamo subito".
Mentre Jacobs e altri formatori hanno sviluppato forti relazioni con gli oranghi, l'iPad e gli altri touch-screen dei computer offrono l'opportunità per loro di comunicare con le persone non abituate alla loro lingua dei segni.
Gli oranghi sono intelligenti, ma appaiono ovviamente limitati dalla loro incapacità fisica a parlare, ha detto.
"Sono un po 'intrappolati in quei corpi", ha detto Jacobs. "Hanno l'intelligenza e il bisogno di comunicare, ma non hanno l'attrezzatura giusta. Per questo l’iPad sarebbe una conquista”

sabato 7 aprile 2012

Un ragazzo cinese di 17 anni si vende un rene per comprarsi un iPhone


PECHINO - Cinque persone sono state arrestate nel Sud della Cina dopo che un ragazzo di 17 anni  di cui si conosce solo il cognome, Wang,si è venduto un rene per potersi comprare un iPhone e un iPad, molto popolari ma con prezzi al di fuori della portata della maggioranza della popolazione. Tra gli arrestati, dice l'agenzia di stato Xinhua, il chirurgo che nell'aprile dell'anno scorso ha espiantato l'organo al ragazzo che era stato contattato tramite una chat line.
Reclutato online da questa banda di mascalzoni senza scrupoli, il ragazzo, che è di Anhui,  una delle province più povere, avrebbe ricevuto circa 3000 dollari in cambio del suo reneIl gruppo ha poi ricevuto circa  35.000 dollari per il trapianto. Il ragazzo ora soffre di insufficienza renale e la sua salute è gravemente deteriorata.
A scoprire la storia la madre del ragazzo insospettitata dai nuovi gadget comprati dal figlio.Sullo sfondo della vicenda la drammatica situazione sanitaria cinese sul fronte dei trapianti. Su circa un milione e mezzo di persone in attesa di un organo solo 10.000 circa riesco ad essere operati. Tra le principali fonti di organi i condannati a morte.