MOSCA - Gazprom minaccia di tagliare le forniture di gas all'Ucraina se Kiev non salderà il suo debito, che ammonta a 1,8 miliardi di dollari, e non pagherà le forniture correnti. "O l'Ucraina estingue il debito e paga per le forniture correnti, oppure c'e' il rischio di tornare alla situazione creatasi all'inizio del 2009", ha detto l'ad di Gazprom Alexiei Miller, precisando che oggi scade il termine del pagamento per il gas russo fornito a febbraio e Kiev non ha ancora versato la somma.
Gli osservatori dell'Osce, un gruppo di circa 40 persone tra cui due italiani, stanno tentando per la seconda volta di entrare in Crimea, dal confine nord della penisola. Lo riferiscono all'ANSA fonti qualificate. Ieri gli osservatori erano stati respinti a un check point controllato dalle milizie filo russe, nei pressi di Kherson, nel sud dell'Ucraina.
Nel braccio di ferro con Mosca per la crisi in Ucraina, Obama ha impresso un nuovo giro di vite: ha imposto sanzioni a cittadini russi e ucraini "responsabili o complici delle minacce alla sovranità e alla integrità territoriale dell'Ucraina" e ha anche ammonito che il referendum con cui il 16 marzo i cittadini della Crimea dovranno scegliere tra Kiev e Mosca è incostituzionale.
Tutto quello che succede in Crimea e nell'est dell'Ucraina ha una "genesi interna" e non ha "nulla a che vedere con la Federazione Russa", ha sottolineato però Dmitri Peskov, portavoce di Putin, in una intervista tv che uscirà domenica ma di cui le agenzie hanno diffuso un'anticipazione. "La Russia è un Paese al quale si chiede aiuto, e come ha detto giustamente Putin, la Russia è un Paese che in alcun modo può lasciare senza attenzione questi processi, la cui genesi però sta dentro l'Ucraina". Quindi l'affondo: "Un trionfo dell'illegalità, del cinismo, del collasso del diritto internazionale e dei doppi standard".