HUNTSVILLE (Texas) - Lo Stato del Texas, andando contro la Convenzione di Vienna e anche contro la richiesta di rinvio della pensa di morte della Casa Bianca, ha proceduto alla discussa esecuzione di un cittadino messicano accusato di abusi sessuali e dell'omicidio di un adolescente. Humberto Leal, 38 anni, è stato ucciso all'1:21 di questa notte nella prigione di Huntsville, in Texas con un'iniezione letale. Era stato riconosciuto colpevole nel 1994, ma aveva sempre negato i fatti.
Humberto Leal è uno dei 51 messicani nel braccio della morte a non essere stato informato dopo il suo arresto che avrebbe potuto beneficiare di un aiuto giudiziario del Consolato messicano, come previsto dalla convenzione di Vienna sui diritti degli stranieri.
Il suo caso si era trasformato fin dall'inizio in una battaglia politica e diplomatica tra il Messico e gli Stati Uniti. Fatto raro, la Casa Bianca era intervenuta a favore di Leal e del rispetto della Convenzione di Vienna, alla stregua dei legali del condannato e delle autorità del Messico, come anche del presidente Barack Obama che si era detto contrario. Ma il Texas ha deciso di andare avanti senza ascoltare nessuno e senza valutare la possibilità di commutare la pena nel carcere a vita: il governatore Rick Perry, fautore della pena di morte, ha deciso di non fermare la mano del "boia".
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