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lunedì 10 giugno 2013

Mesina aveva progettato il sequestro di un imprenditore

ORGOSOLO - L’ex “primula rossa” Graziano Mesina (arrestato oggi per traffico di droga) e i complici tra 2009 e 2010 avevano progettato il sequestro dell'imprenditore di Oristano Luigi Russo "e compirono una serie di atti preparatori tra cui almeno due sopralluoghi nell'abitazione del sequestrando". In vista del sequestro, l'ex ergastolano si era anche dotato di sofisticate attrezzature, come potenti scanner, per rintracciare microspie
 Capo dell'altra organizzazione sgominata, con base nel cagliaritano, è ritenuto Gigino Milia, con il quale Mesina ha una amicizia risalente nel tempo (sono stati coimputati e condannati rispettivamente per sequestro di persona e ricettazione il 23 giugno 1978 dal Tribunale di Camerino, hanno sottolineato i carabinieri). 
Graziano Mesina e Gigino Milia, fino al 2010, sfruttando le loro conoscenze e il credito riconosciuto loro dagli esponenti della criminalità isolana e della penisola, hanno acquistato grosse partite di droga (eroina, cocaina, marijuana) rivendendole a gruppi minori e persone dediti allo spaccio nelle province di Cagliari, Sassari e Nuoro. 
In seguito, Mesina, secondo gli inquirenti, ha proseguito le sue attività illecite utilizzando canali autonomi di approvvigionamento.

Due settimane fa Mesina aveva partecipato come ospite al festival internazionale "è Storia", a Gorizia, dedicato nell'ultima edizione al banditismo. Domenica 27 maggio, intervistato dal giornalista Pino Scaccia, l'ex primula rossa aveva parlato davanti a oltre seicento persone dei propri trascorsi criminali, raccontando le fughe dal carcere, la latitanza e ripercorrendo le tappe del sequestro Kassam, in cui fece da mediatore. "Porto la gente sui luoghi della mia latitanza, sui monti del Nuorese, ma solo se mi vengono a cercare e me lo chiedono", aveva detto Mesina, che al termine dell'incontro si era concesso per autografi e foto ricordo.

Graziano Mesina in carcere: era diventato un boss del traffico di stupefacenti

Graziano Mesina
ORGOSOLO - Graziano Mesina, tra i più famosi banditi sardi del dopoguerra, e' stato arrestato all'alba di oggi dai carabinieri con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
Conosciuto per le sue numerose evasioni (ventidue, di cui dieci riuscite) e per il suo ruolo di mediatore nel sequestro del piccolo Farouk Kassam, Graziano Mesina, 71 anni, dopo aver scontato 40 anni di carcere ed aver trascorso cinque anni da latitante e 11 agli arresti domiciliari, era tornato libero il 25 novembre 2004, avendo ottenuto la grazia dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Da alcuni anni era tornato nella sua Orgosolo, dove aveva avviato l'attività di guida turistica, accompagnando centinaia di persone nelle zone più impervie della Barbagia, luogo delle sue fughe rocambolesche. Ora è ritenuto dai magistrati di Nuoro capo di una potente organizzazione dedita al traffico di stupefacenti.

L' arresto di Graziano Mesina è avvenuto questa mattina durante un' operazione dei carabinieri coordinata da militari del reparto operativo del comando provinciale di Nuoro, alla quale partecipano anche militari dell' Arma di Milano, Cagliari, Oristano, Sassari, Reggio Calabria, ed inoltre i Cacciatori di Sardegna e i militari del decimo nucleo elicotteri di Olbia. I militari stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Nuoro nei riguardi di 27 persone e stanno eseguendo perquisizioni in diverse regioni d'Italia.