| Case distrutte in precedenti cpmbattimenti a Beit Lahia |
TEL AVIV - "Chiunque trascuri le istruzioni dell'esercito metterà la vita di se stesso e della sua famiglia a rischio. Attenzione". E' quanto si legge nei volantini lanciati dall'esercito israeliano sulla zona di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, con l'avviso agli abitanti di abbandonare prima di mezzogiorno le case. "L'operazione dell'esercito - e' scritto - sarà breve".
Tre località situate all'estremità Nord della Striscia - Beit Lahya, a-Atatra e Salatin - si sono trasformate stamane in 'agglomerati fantasma' dopo le minacce israeliane di iniziare presto bombardamenti a tappeto. Fonti locali riferiscono che migliaia di abitanti (alcune stime arrivano fino a 20 mila) hanno abbandonato a precipizio le loro abitazioni e si sono rifugiati in istituti scolastici dell'Unrwa (l'agenzia Onu per i profughi) nella speranza che essi non saranno colpiti da Israele. Queste persone, secondo quanto constatato dall'ANSA sul posto, sono arrivate senza alcun bagaglio. Molte non hanno potuto nemmeno consumare, la scorsa notte, il pasto rituale del Ramadan e di conseguenza sono ancora a digiuno.
All'inizio di oggi, attacchi aerei israeliani hanno distrutto la maggior parte del complesso delle sedi di sicurezza e le stazioni di polizia gestiti da militanti islamici di Hamas. Le case adiacenti al complesso hanno subito ingenti danni: la sede si trova nel quartiere densamente popolato di Tel al-Hawa, nel sud di Gaza.
Lo Scudo missilistico Iron Dome di Israele ha intercettato oggi quattro razzi sopra le parti centrale e meridionale di Israele.
Invece tre razzi palestinesi sono caduti in aree aperte ad Ashkelon e un ragazzo israeliano di 16 anni è rimasto gravemente ferito.
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