martedì 1 ottobre 2013

Marasma Pdl, Alfano: tutto il partito domani deve votare la fiducia a Letta. Berlusconi: il premier e Letta inaffidabili

ROMA - "Rimango fermamente convinto che tutto il nostro partito domani debba votare la fiducia a Letta. Non ci sono gruppi e gruppetti". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano.
 ''A questo punto, pur essendo convinto che la cosa migliore sia sfiduciare questo governo, voterò la fiducia solo se me lo chiedesse il Presidente Silvio Berlusconi. Nessun altro'' replica Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, ribatte in una nota a Angelino Alfano.
Dopo l'incontro con Berlusconi, Alfano si è recato a palazzo Chigi. Nella sede del governo è presente anche l'ex capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto.
Anche i ministri dimissionari del Pdl Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzin e Nunzia De Girolamo sono arrivati a Palazzo Chigi, così come l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Secondo quanto si apprende gli ex ministri del Pdl sarebbero riuniti tra di loro nel palazzo del governo.
Berlusconi:  "Letta e Napolitano avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del leader del centrodestra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità. Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l'agibilità politica?".
Giovanardi: "C'è anche la possibilità che domani tutto il Pdl voti la fiducia a Letta. Mi sembra che sia questo l'orientamento che sta maturando - ha detto Giovanardi -. Certo chi non vuole rimanere nel Pdl se ne andrà per fare numero. Noi rimaniamo nel Pdl; nessuna scissione". "Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l'equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri al massimo è degli altri", aveva detto poco prima.  I moderati del Pdl stanno in effetti lavorando a pieno ritmo per dar vita a gruppi autonomi e sostenere il governo Letta in dissenso da Silvio Berlusconi. Chi si sta occupando di organizzare la scissione avrebbe già pronto il nome "Nuova Italia" con cui battezzare il nuovo soggetto politico.
Renzi:  "Ho detto oggi al premier Letta che da sindaco, da militante democratico ma soprattutto da cittadino, spero che prevalga l'interesse del Paese. E continuo a fare il tifo per un governo solido che faccia bene per le famiglie, per le imprese, per l'Italia. Tutto il resto lo lascio ai professionisti della chiacchiera...". E' quanto scrive Matteo Renzi in un post su Facebook.

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