| La perdita di petrolio dal pozzo Bp nel Golfo del Messico |
NEW ORLEANS - Il 25 aprile 2010, BP aveva assicurato che sul litorale del golfo del Messico un disastro non si stava svolgendo. Cinque giorni prima, la Deepwater Horizon, una piattaform della BP aveva subito uno scoppio, uccidendo 11 uomini e ferendo gravemente altri 17. La piattaforma galleggiante era bruciata per due giorni, poi era affondata in 5.000 metri d'acqua.
BP sapeva - scrive oggi Huffington Post - che il pozzo, toccando un bacino di almeno 50 milioni di barili, poteva rilasciare grandi quantità di petrolio greggio. Ma gli esperti dell'azienda avevano rapidamente calcolato che il pozzo rilasciava solo 1.000 barili al giorno, stima clamorosamente sottostimata. La perdita raggiunse i 50mila barili al giorno dal momento in cui l'impianto si era rotto fino a quando il pozzo venne ricoperto e bloccato producendo uno sversamento di dimensioni di quello della Exxon Valdez ogni cinque giorni.
Oggi, più di un anno dopo la fuoriuscita conclusa, crescono i seri dubbi sul ruolo di BP nella stima delle dimensioni del pozzo petrolifero sottomarino.
Tuttavia una revisione da parte di The Huffington Post di migliaia di pagine di documenti, con le interviste con decine di ingegneri, scienziati e funzionari governativi, ha scoperto nuove informazioni sugli sforzi di BP dei suoi sforzi di di misurare la perdita e ha trovato che la società potrebbe aver nascosto dati cruciali sulla portata del pozzo ai responsabili federali durante la fuoriuscita.
Documenti e interviste indicano che BP, utilizzando i dati del serbatoio, modelli al computer e l'immagine del tubo che perdeva, poteva aver avuto benissimo la capacità di calcolare una stima molto più precisa della portata del pozzo nelle prime fasi della fuoriuscita quando aveva poi fornito i dati sottostimati al governo. La società non ha mai pienamente eseguito questi calcoli o i loro risultati non sono stati resi noti ai rappresentanti federale.
Attraverso un portavoce, BP ha rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda da The Huffington Post sugli sforzi della compagnia per misurare la perdita.
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