| Le immagini della Bbc con il figlio di Gheddafi libero all'interno del compound |
Ieri ribelli hanno incontrato una forte resistenza da parte delle forze pro-Gheddafi, ma hanno continuato il loro attacco. Entrambe le parti dicono di controllare la maggior parte di Tripoli. Saif al-Islam invece ha detto che “Tripoli è sotto il nostro controllo. Il mondo lo sappia. Tutto va bene a Tripoli''.Il figlio di Gheddafi ha incontrato prima tre giornalisti nella residenza bunker di Gheddafi di Bab al Aziziya e poi si è recato al vicino Hotel Rixos, che ospita i giornalisti stranieri nella capitale libica. La zona è controllata dalle forze lealiste
Le immagini della Bbc lo hanno mostrato all'interno della cittadella di Bab al Aziziya con indosso una T-shirt color verde militare mentre, sorridente, stringeva la mano alle decine di persone che lo attorniavano, alzando le braccia al cielo in segno di esultanza e facendo il segno 'V' della vittoria con l'indice e il medio della mano. Saif al-Islam ha anche detto che non gli importava di un mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale dell'Aia per crimini contro l'umanità. Alla domanda se il padre Gheddafi era sicuro e di Tripoli, ha risposto: "Certo".
Dove sia il leader libico è ancora poco chiaro. Una fonte diplomatica ha detto all'agenzia di stampa AFP che il colonnello potrebbe ancora essere al compund. Non è stato visto in pubblico da mesi, anche se ha trasmesso messaggi audio da località segrete.
In una trasmissione di Domenica notte, ha esortato i residenti a "salvare Tripoli" dai ribelli.
| La cartina della Bbc indica le forze sul campo: in rosso quelle lealiste |
I caccia della Nato hanno ripreso nella notte a bombardare il compound di Bab al-Aziziya mentre stamane la città sembrava sprofondata in una calma quasi irreale dopo i combattimenti furiosi della scorsa notte che hanno consentito ai ribelli, secondo il loro portavoce militare Ahmed Omar Bani, di assicurarsi il controllo del 75 per cento della citta'.
Poi nella notte si e' improvvisamente sentito il rombo di aerei in avvicinamento, seguito poco dopo dal boato dei missili - almeno otto - piovuti sul complesso, cui hanno fatto da corollario le esplosioni della contraerea e i traccianti che illuminavano il cielo della città.
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