mercoledì 2 gennaio 2013

Monti sale sempre più in campo: “ Miro a ridurre la tassazione sul lavoro e la spesa pubblica”


ROMA - "D'ora in poi per realizzare riforme, occupazione e crescita dovremmo avere un'altra coalizione: dovremo coalizzare chi è disponibile per le riforme e non per la conservazione". Così il presidente del Consiglio Mario Monti a "Radio Anch'io", auspicando "maggioranze larghe per grandi riforme".
Il premier commenta anche l'annuncio di Berlusconi a proposito di una commissione d'inchiesta sulla nascita del governo tecnico dicendo che è "un'idea interessante, stravagante, tardiva. Ma ben venga". 
Monti dice poi di puntare a "ridurre la tassazione sul lavoro e parallelamente la spesa pubblica", primi obiettivi indicati. "Servono - precisa - alleggerimenti di situazioni per le famiglie, soprattutto quelle numerose, un sistema sanitario che funzioni ancora meglio e a costi minori, e ci stiamo lavorando, e un sistema fiscale che consenta una redistribuzione del reddito dai più ricchi ai più poveri. Per questo il sistema fiscale deve funzionare".
Monti torna poi a parlare del suo concetto di innovazione, dicendo: "Io sono salito in campo non schierandomi pro o contro singoli partiti, ma schierandomi fortemente per determinate idee. Vendola e Fassina vogliono conservare per nobili motivi e in buona fede un mondo del lavoro cristallizzato, iperprotetto rispetto ad altri paesi. Io sono per avere in Europa una tutela ancora più avanzata dei lavoratori, ma con condizioni che favoriscano la creazione di posti di lavoro".
Monti ha inoltre chiarito come avverrà la selezione dei candidati nelle liste della coalizione che sostiene l'Agenda Monti: "Bondi farà un secondo controllo. Il primo sarà quello dell'adeguatezza dei candidati a un disegno che scommette su un'Italia nuova, dovremo essere selettivi. Poi con l'aiuto di Bondi valuteremo il pieno rispetto dei criteri sulla candidabilità, introdotti ora per legge".
A proposito dell'ipotesi di una sua candidatura al Colle, la risposta al direttore del Gr Rai Antonio Preziosi è: "La prospettiva del Quirinale non è mai stata un mio obiettivo. Sono stati gli osservatori a parlare di una mia candidatura al Quirinale. Un obiettivo che ora è meno probabile".

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