mercoledì 8 ottobre 2014

PALAZZO CHIGI, “la fiducia riguarda l’art.18”. Landini: pronti a occupare le fabbriche


Il corteo con Landini a Milano
MILANO - Il voto di oggi sulla fiducia al Jobs Act riguarda evidentemente l'articolo 18. Lo sottolineano fonti di Palazzo Chigi, contrariamente a quanto riportato da notizie di stampa. La delega, osservano, attribuisce al Governo il dovere di superare l'attuale sistema e il presidente del Consiglio ha indicato con chiarezza la direzione. E’ intanto in corso la riunione del ministri del Lavoro Ue per il Semestre italiano di presidenza europea e della riunione dei capi di Stato.  "Siamo pronti ad occupare le fabbriche": lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, alla partenza del corteo contro il vertice Ue sul lavoro a Milano. Alla manifestazione partecipano sigle sindacali, lavoratori e centri sociali. "La precarietà non si combatte rendendo più facile il licenziamento ma con il tempo indeterminato e garantendo i diritti a tutti", ha aggiunto Landini. "Siamo pronti ad occupare le fabbriche perché ci chiedono di abbassare i salari. Se Renzi pensa di fare il figo dandoci ottanta euro e se pensa che noi siamo i coglioni che accettano di firmare la riduzione, si sbaglia di grosso".
Al corteo, insieme alle sigle sindacali e ai lavoratori ci sono anche gli studenti e i militanti di alcuni centri sociali. In testa al corteo, dietro allo striscione della Fiom, Maurizio Landini. Che ha definito la manifestazione "la prima mobilitazione della stagione a cui ne seguiranno altre"
Attimi di tensione al corteo. Un gruppo di manifestanti, tra cui i centri sociali e Usb, si è staccato dal corteo principale per iniziare una marcia indipendente. Alla partenza, in via Traiano, ci sono stati alcuni secondi di contatto con le forze dell'ordine che tentavano di bloccare il fronte. Qualche spinta ed è iniziato il contro corteo.

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