martedì 7 ottobre 2014

L’incontro di RENZI con i sindacari: “soprendenti” punti d’intesa, ma la Camusso dice no


ROMA - Matteo Renzi a Palazzo Chigi ha terminato l’incontro con i sindacati sulle riforme - tema della convocazione - e sul lavoro ed ha iniziato quello  con le imprese. L'incontro con i sindacati nella sala Verde si è aperto con un'introduzione del premier Matteo Renzi per 'perimetrare' i tre punti di confronto con i sindacati, oltre ad art.18 e tfr: salario minimo, rappresentanza sindacale e contrattazione decentrata. L'intervento, riferiscono le fonti, è durato otto minuti, poi hanno preso la parola i sindacati: primo a intervenire il segretario della Uil Luigi Angeletti, poi Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto della Cisl.
Il Paese ha bisogno di un clima di fiducia: così ha esordito il premier Matteo Renzi. Nella legge di stabilità - ha annunciato il premier - sarà inserita una quota aggiuntiva di1,5 miliardi per estendere gli ammortizzatori sociali. E inoltre ci saranno due miliardi per la riduzione delle tasse sul lavoro e un miliardo per la scuola. Ci sono tre stabilimenti da salvare urgentemente, ha aggiunto Renzi, Termini Imerese, l'Ilva di Taranto e l'Ast di Terni: ''sono le tre T di cui bisogna subito occuparsi insieme''.
ll bonus fiscale ai lavoratori dipendenti (i cosiddetti 80 euro) sarà strutturale a partire dal 2015. Renzi ha detto che si stanno studiando le modalità tecniche per l'operazione.
Il Governo sta valutando un emendamento sul Jobs act con norme sulla rappresentanza sindacale e sull'ampliamento della contrattazione decentrata.
La tutela del reintegro previsto dall'art.18 dello Statuto dei lavoratori per i licenziamenti ingiustificati resterà per quelli discriminatori ma anche per i disciplinari "previa specifica delle fattispecie".
Ci sono ''sorprendenti punti di intesa''. Lo ha detto  Renzi ai sindacati concludendo l'incontro. Non voglio dividere il sindacato, ha detto Renzi, il sindacato fa il sindacato. In questa crisi però vi sono responsabilità anche di chi rappresenta il mondo del lavoro.
Un nuovo incontro tra Governo e sindacati è stato fissato per il 27 ottobre con il ministro Padoan sulla legge di stabilità. E' previsto un nuovo incontro anche con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti in data da stabilire.
Se non si tradurrà in un problema per le piccole e medie imprese, ci piacerebbe introdurre l'anticipo del Tfr. Lo spiega il premier Matteo Renzi chiudendo l'incontro con i sindacati, secondo quanto riferiscono fonti di governo. E' un'ipotesi di cui discutiamo, sottolinea: se ne discute nel Paese.
MA SUSANNA CAMUSSO BOCCIA LA RIFORMA - ''L'unica vera novità dell'incontro di oggi è che ci saranno altri incontri. Le altre sono cose note''. Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso al termine dell'incontro dei sindacati con Renzi sottolineando che questo è il primo incontro nei primi sette mesi di questo Governo. La Cgil conferma "il giudizio negativo sul modo in cui si sta componendo l'intervento sul lavoro", il Jobs act, ed il "totale dissenso" sulle modifiche all'articolo 18 e sul demansionamento. "Trovano tutte conferma" le necessità e le ragioni della manifestazione nazionale della Cgil del 25 ottobre.  

IL "SIPARIETTO" - C'è stato spazio anche per ironie e battute sul 'tormentone' Margareth Tatcher e per un siparietto 'musicale' tra governo e sindacati. Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan hanno infatti risposto per le rime alla battuta fatta ieri da Susanna Camusso, che sui tempi dell'incontro di questa mattina aveva citato una famosa canzone: "Un'ora sola ti vorrei"  Il ministro dell'Economia ha citato di contro la canzone Quattro minuti (una canzone del rapper Mondo Marcio, anche se a qualcuno al tavolo è venuto il dubbio che volesse piuttosto riferirsi a Cinque minuti del cantante Maurizio). Il premier invece ha chiamato in causa la canzone "Una settimana un giorno" di Edoardo Bennato: "Una settimana, un giorno solamente un'ora a volte vale una vita intera...". Bennato, ha scherzato Renzi, "a me piace da morire anche se adesso va a cantare per Grillo".

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