mercoledì 8 ottobre 2014

JOBS ACT: al Senato pomeriggio di nuove risse

ROMA -  Nell'Aula del Senato è scoppiata una seconda bagarre quando il presidente Pietro Grasso ha messo in votazione le richieste di variazione del calendario. Lega e M5s hanno occupato i banchi del governo, e contro Grasso c'è stato anche un lancio di fogli e libri, tra cui il regolamento del Senato. Dopo l'ostruzionismo delle opposizioni che ha tenuto bloccata l'Aula del Senato per oltre un'ora, il presidente del Senato Pietro Grasso ha messo ai voti tutte insieme le varie proposte di modifica del calendario che erano state avanzate con l'obiettivo di far slittare il voto di fiducia sul Jobs Act. Ma tutte sono state respinte dall'Aula di Palazzo Madama.

Nuova rissa al Senato - Una terza rissa è scoppiata dopo che Grasso ha sospeso la seduta per 40 minuti in attesa del parere della Commissione Bilancio di palazzo Madama, che deve completare l'esame del provvedimento su cui e' stata posta la fiducia. A quanto pare sono venuti quasi alle mani la capogruppo di Sel Loredana De Petris e il senatore del Pd Roberto Cociancich. I colleghi e gli assistenti d'Aula sono intervenuti a separarli.


Renzi: "Possono contestarci, ma cambieremo il Paese" - Interpellato sulle contestazioni in Senato, il premier ha risposto: "Possono contestarci ma la verità vera è che noi questo Paese lo cambiamo". E ancora: "Al Senato porteremo a casa il risultato oggi, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: non molliamo di un centimetro e con tenacia raggiungeremo l'obiettivo". 

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