domenica 10 novembre 2013

Preso a Santo Domingo dalla Gdf superlatitante boss della droga condannato a 30 anni di carcere

Michele Rossi
TORINO - La guardia di finanza di Torino ha arrestato a Santo Domingo, dove si era nascosto, il super latitante Michele Rossi: referente dei cartelli della droga boliviani e colombiani, gestiva il traffico di droga dal Sud America all'Europa. Rossi, 35enne milanese, era soprannominato l'isolano poiché da 10 anni si era stabilito a Santo Domingo, da dove curava le relazioni con la clientela italiana e i "broker della coca". Era tra i 40 latitanti piu' pericolosi per reati gravi, condannato a piu' di 30 anni di carcere per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. 
A localizzarlo sull’isola caraibica sono stati i finanzieri del comando provinciale di Torino, con l’ausilio del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e della Direzione Centrale della Polizia Criminale - servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip). Già oggetto, due anni addietro, di attività investigativa condotta dalle fiamme gialle torinesi, l’uomo era stato colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere, in relazione all’importazione di numerose partite di cocaina purissima, per un totale di 375 chilogrammi
Prima di quelle indagini, terminate con l’arresto di ulteriori 14 persone e il sequestro di ingenti quantitativi di cocaina e di hashish, nonché di beni immobili e disponibilità finanziarie riconducibili ai trafficanti per un valore di oltre un milione e mezzo di euro, Michele Rossi era stato condannato nel 2009 dal tribunale di Busto Arsizio (Varese) a 10 anni di reclusione, sempre per traffico internazionale di droga, ai quali, nel marzo di quest’anno, si sono aggiunti altri venti anni di reclusione, per effetto della condanna di secondo grado, relativa alle investigazioni compiute dalla guardia di finanza torinese. 

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