venerdì 8 novembre 2013

Nola: truffe alle assicurazioni con falsi incidenti stradali, 400 indagati: ci sono medici e avvocati. I nomi

NOLA (Napoli) - I carabinieri e la guardia di finanza di Nola, in provincia di Napoli, hanno scoperto un'organizzazione specializzata in truffe alle assicurazioni per falsi incidenti stradali. Nell'inchiesta sono indagate oltre 400 persone, tra le quali numerosi medici e avvocati. Sono state eseguite anche diverse misure cautelari. L'inchiesta ha portato alla luce centinaia di casi di falsi incidenti stradali, per rimborsi illeciti superiori a un milione e mezzo di euro.
Nei confronti dei medici e degli avvocati coinvolti nell'inchiesta è stata disposta l'interdizione dall'esercizio della professione oltre al sequestro dei beni, tra cui ville, studi medici, auto di lusso e conti correnti utilizzati per gestire le attività illecite, per un valore di oltre quattro milioni di euro.
Lo schema piramidale vedeva una manovalanza con i falsi testimoni alla base, da assoldare con una cinquantina di euro, gli intermediari e faccendieri al centro e al livello primario i professionisti. Fioccavano falsi certificati medici, tra i camici bianchi coinvolti diversi professionisti di ospedali napoletani e anche del locale ospedale di Nola, ci sono anche avvocati di studi forensi della città bruniana e della provincia. In tutto il giudice per le indagini preliminari ha accolto sedici provvedimenti restrittivi su richiesta della pubblica accusa. 
Complessivamente sono stati indagati 62 medici, noti professionisti operanti presso strutture pubbliche e private, 12 avvocati, e 392 persone che a vario titolo si sono prestati alla realizzazione dei falsi incidenti.
Nel corso dell'indagine, è stato scoperto il coinvolgimento, seppure in forma non associata, di legali che si sono procacciati, in proprio, "acquistandoli", falsi certificati medici, elaborando autonomamente false pratiche. Le indagini sono partite nel 2009, dopo la denuncia di un cittadino che non aveva voluto collaborare con il sodalizio creatosi.
Nello specifico sono stati eseguiti 3 divieti di dimora nella provincia di Napoli, 6 misure impositive del divieto temporaneo di esercitare la professione di avvocato, 2 misure interdittive dell'esercizio della professione medica per medici operanti in strutture private, 2 misure interdittive dall'esercizio di pubblico ufficio per medici operanti in strutture ospedaliere e 3 misure impositive dell'obbligo di presentazione alla polizia giusidiziaria per medici operanti sia in strutture pubbliche che private.
Ecco i nomi dei destinatari delle misure personali. I medici sono: Salvatore Duraccio, Felice Peluso, Alberto Silenti, Emilio Cepparulo, Graziella Ranieri, Francesco Coppola e Maria Capasso. Questi invece gli avvocati: Antonio Muto, Massimo Muto, Nunzio Cerciello, Maria Cristina De VIvo, Marco Coppola, Rossella Ranieri.

«A seguito dell'inchiesta condotta dall'autorità giudiziaria del Tribunale di Nola per presunte truffe alle compagnie assicurative che ha portato all'arresto e all'applicazione di altre misure cautelari anche a carico di operatori sanitari dipendenti e convenzionati, il direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud, Maurizio D'Amora, ribadisce la piena collaborazione dei vertici aziendali con i magistrati e le forze dell'ordine competenti». Si legge in una nota diramata dall'ufficio stampa dell'Asl Napoli 3 Sud. «Lo stesso direttore generale D'Amora - prosegue la nota - ha immediatamente disposto l'attivazione dei servizi ispettivi aziendali amministrativi e sanitari, unitamente agli uffici preposti ai provvedimenti disciplinari, riservandosi ulteriori valutazioni all'esito degli sviluppi della vicenda».
Intanto il presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Nola (Napoli), Francesco Urraro, ha convocato una seduta straordinaria del Consiglio per domani pomeriggio, alla luce dell'ordinanza del Gip del Tribunale di Nola, che ha emesso 16 misure cautelari nei confronti di medici ed avvocati coinvolti in truffe ai danni di agenzie assicurative. 
«Preso atto delle risultanze dell'inchiesta - ha sottolineato Urraro in una nota - ho convocato un'adunanza straordinaria del Consiglio per domani pomeriggio, per assumere ogni determinazione conseguente, in ottemperanza alle disposizioni in materia disciplinare ed in linea con il prioritario impegno del Consiglio Forense per la legalità, anche a tutela dell'immagine dell'Avvocatura nolana».

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