sabato 9 novembre 2013

Imu e Trise, nel 2014 stangatona sugli immobili produttivi delle imprese

ROMA - Salgono ancora le tasse sugli immobili produttivi delle imprese. Nel 2014, con l'effetto combinato di Imu e della nuova Trise, aumenteranno fino a 1,1 miliardi, vale a dire il 9,6% in più rispetto al 2013. E' quanto emerge da una rilevazione di Confartigianato, assumendo l'ipotesi più probabile dell'applicazione dell'aliquota Tasi intermedia dell'1,9 per mille: l'impatto dell'Imu sugli immobili strumentali delle aziende, unito a quello della Trise sui rifiuti e i servizi indivisibili, si attesterà a 12,8 miliardi di euro, con un incremento del 9,6% rispetto al 2013 e del 51,4% rispetto al 2011. n particolare, rileva Confartigianato, per quanto riguarda l'Imu, le imprese nel 2014 pagheranno 7,3 miliardi (+50,4% rispetto al 2011), mentre per la Trise il costo a carico degli imprenditori sarà pari a 5,5 miliardi (+52,8% rispetto al 2011). Tra il 2011 e il 2014, l'aumento medio annuo della tassazione immobiliare sulle imprese è stato del 14,8%. Incrementi decisamente non proporzionali con l'andamento negativo dei risultati aziendali provocati dalla crisi: tra il 2010 e il 2013, infatti, il fatturato delle imprese manifatturiere è diminuito dello 0,5%, quello delle imprese di costruzioni è sceso del 9,4%, e per le aziende del commercio è calato dell'1,2%.
All'impatto dei nuovi tributi, fa poi notare Confartigianato, si somma un paradosso contenuto nella legge di stabilità: infatti, l'incremento della tassazione derivante da Imu e Trise finirà per annullare la diminuzione del carico fiscale sul costo del lavoro a carico delle imprese previsto nella manovra di finanza pubblica con la riduzione dei contributi non previdenziali e le detrazioni Irap per i nuovi assunti.

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