lunedì 11 novembre 2013

Il viceministro Fassina contro l'intesa Pd-Pdl sulla no tax area

ROMA - "E' presto" per parlare di intesa tra Pd e Pdl sull'ampliamento della 'no tax' area per i redditi fino a 12mila euro. Lo afferma il viceministro dell' Economia, Stefano Fassina, che boccia l'idea: l'operazione, afferma, è "molto costosa e non è finalizzata soltanto ai redditi più bassi". Ne beneficerebbero anche i più ricchi. Le "poche risorse" a disposizione, osserva, "le dirotterei su quella parte di lavoratori e famiglie più in difficoltà" mentre "aumentare la 'no tax area' vuol dire darle anche a chi ha un milione l'anno. Non mi sembre una priorità". "Mi pare sia presto per parlare di intese" dice Fassina rispondendo ai giornalisti che chiedono se i due emendamenti alla legge di stabilità presentati Pdl (Bonfrisco) e Pd (Sangalli) siano il frutto di un'intesa. "Ci sono emendamenti che offrono convergenze - aggiunge il viceministro Pd - ma mi sembra che una discussione per definire intese non vi sia". A chi chiede se comunque sia personalmente favorevole alla proposta, Fassina replica affermando che "su questo punto il Governo ha dato al Parlamento ampia disponibilità di rivedere l'area dei beneficiari della riduzione fiscale concentrandola sui redditi più bassi". "Da come ho capito gli emendamenti - aggiunge - temo che l'operazione sia molto costosa e non finalizzata soltanto ai redditi più bassi. Essendo un innalzamento della 'no tax area' riguarda tutti. Non sono sicuro che sia il modo migliore per utilizzare le scarse risorse che abbiamo. Ne discuteremo nei prossimi giorni. Io le dirotterei su quella parte di lavoratori e famiglie più in difficoltà. Purtroppo abbiamo poche risorse. Aumentare la 'no tax area' vuol dire darle anche a chi ha un milioni l'anno di reddito. E non mi sembra una priorità oggi".

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