sabato 2 novembre 2013

"Ho indicato io al Fbi dove era bin Laden" (10 anni fa). Americano vuole i 25 milioni della taglia

Tom Lee
NEW YORK - Ha aiutato gli investigatori federali a intercettare dove si trovava Osama Bin Laden e ora chiede la sua ricompensa di 25 milioni di dollari. E' la richiesta di Tom Lee, 63enne mercante di gemme di Grand Rapids (Michigan) che spesso viaggia in Medio Oriente, che dice di aver comunicato il rifugio di Bin Laden alle autorita' nel 2003.
Lee per ricevere quella che ritiene la sua giusta ricompensa si affida a vie legali, rivolgendosi allo studio Loevy & Loevy, che in agosto ha inviato una lettera al direttore del Fbi, James Comey. Nella lettera si sostiene che un agente dell'intelligence del Pakistan avrebbe riferito a Lee di aver scortato bin Laden e la sua famiglia da Peshawar ad Abbottad e che lo stesso Lee avrebbe poi girato la 'soffiata' alle autorità Usa. "Mi disturba, e dovrebbe turbare ogni americano, il fatto che ho detto loro esattamente dove era bin Laden nel 2003, e lo hanno lasciato vivere altri otto anni", ha detto Lee in un'intervista. Lee, nato a Grand Rapids West Side, ha una lunga storia di conivolgimenti in avventure poco ortodossi, tra cui nel 1997 l'acquisto di un titolo regale come "Signore del Maniero" di Stanbury, InghilterraA metà degli anni 1990, Lee ha fondato Gem River Corp. dopo aver scoperto depositi di zaffiro in una remota regione del Montana. La necessità di lucidare gli zaffiri  lo ha portato verso l'Estremo Oriente e Medio Oriente per cercare lucidatrici di queste gemme. Per un certo periodo alla fine del 1990, Lee ha gestito un impianto di trattamento termico a Kentwood che migliorava il colore degli zaffiri estratti dalla sua miniera.

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