mercoledì 6 novembre 2013

Giunta elezioni, Pdl e Lega contestano il voto sulla decadenza di Berlusconi. Grasso: voto regolare

ROMA - I rappresentanti di Pdl e Lega Nord al Consiglio di presidenza del Senato hanno contestato il presidente, Piero Grasso, chiedendo di valutare l'eventuale irregolarità del voto della Giunta delle elezioni sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Gli esponenti dei due partiti hanno lasciato l'aula facendo mancare il numero legale e impedendo alla seduta di concludersi. Grasso: "Voto fu regolare".
Il Consiglio di presidenza del Senato era stato convocato, su richiesta del Pdl, per valutare i post pubblicati sui social network da Vito Crimi (M5S) e altri senatori mentre era in corso la camera di consiglio. Il Pdl sosteneva, infatti, che potessero inficiare la validità della decisione della Giunta del Senato. Il presidente del Senato, secondo le senatrici Pdl Alessandra Mussolini ed Elisabetta Casellati, ha spiegato che il Consiglio di presidenza non è competente a decidere. Una posizione contestata vivacemente dai senatori del Pdl (Mussolini, Casellati, Gasparri), dal senatore di Gal Lucio Barani e dal leghista Roberto Calderoli

Il caso Crimi - I parlamentari del centrodestra hanno chiesto, infatti, un'istruttoria e una decisione sulla validità della decisione della Giunta. I senatori di Pdl, Lega e Gal, dopo circa due ore di una riunione ad "alta tensione", hanno dunque fatto mancare il numero legale in consiglio di presidenza, perché la seduta non potesse considerarsi conclusa. 

Grasso: "Questione chiusa, voto valido" - Secca la replica del presidente del Senato, Pietro Grasso, per il quale non esistono i presupposti per invalidare la decisione. "La questione è da considerarsi dunque chiusa anche in Consiglio di presidenza", hanno spiegato fonti della presidenza di Palazzo Madama. Grasso avrebbe affermato che si possono valutare al più delle sanzioni nei confronti dei membri che hanno comunicato con l'esterno.


Schifani: "Tema non chiuso" - "I lavori del Consiglio di presidenza non si sono conclusi perché è mancato il numero legale. Ove il presidente Grasso li ritenesse conclusi, chiediamo l'immediata convocazione di un nuovo Consiglio di presidenza per sapere qual è l'organo del Senato davanti a cui si può appellare la decisione della giunta". Così Renato Schifani in Aula.

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