martedì 12 novembre 2013

Filippine, contattati 3 italiani dispersi. Sempre più pesante l’emergenza

MANILA - Le autorità italiane sono riuscite a contattare tre dei 12 italiani che mancavano all'appello nelle Filippine dopo il passaggio del tifone Haiyan. Lo ha detto oggi il viceministro degli Esteri Marta Dassù nel corso di un'intervista a Radio anch'io. "Siamo riusciti a contattare tre persone, stanno bene e questo è un dato positivo", ha commentato il viceministro.
Dopo lo choc davanti a tale devastazione, a Tacloban e in altre città filippine distrutte dal tifone Haiyan si fa sempre più pressante l'emergenza umanitaria per centinaia di migliaia di sopravvissuti tuttora in condizioni disperate. Mentre soccorritori e aiuti iniziano finalmente ad arrivare in massa, la conta dei cadaveri individuati si avvicina a quota 2 mila.
Ma solo a Tacloban, ha detto il responsabile delle operazioni delle Nazioni Unite Valerie Amos, i morti sarebbero oltre 10 mila. Nell'area molti superstiti che hanno perso tutto sono esasperati da quattro giorni senz'acqua, cibo, elettricità e vestiti. Con 4 milioni di bambini coinvolti dal passaggio del tifone, i dispersi sono migliaia, e il bilancio è chiaramente destinato ad aggravarsi col passare delle ore, man mano che verranno raggiunte altre aree costiere in particolare nelle isole di Samar e Leyte, travolte da Haiyan alla sua massima forza e soprattutto devastate dall'onda di piena simile a quella di uno tsunami.
Intanto le abbondanti piogge cadute in queste ore in seguito al passaggio di una nuova tempesta tropicale complicano ancor più le operazioni delle squadre della Protezione civile. Manila ha sinora stanziato 18,7 miliardi di pesos (circa 430 milioni di dollari) per la ricostruzione, mentre la comunità internazionale si è attivata in una gara di solidarietà per portare aiuti alla popolazione. 

Secondo il governo filippino le devastazioni causate da Yolanda, abbattutasi sul Paese l'8 novembre scorso, rischiano di mettere in ginocchio l'economia nazionale. Secondo le prime stime gli sfollati sono 660mila e i danni sono valutati dai 12 ai 15 miliardi di dollari, circa il 5% dell'intera economia delle Filippine. Per gli analisti sarebbe "una catastrofe" per un'economia emergente e che si stava affacciandosi proprio in quest'ultimo periodo con una particolare forza sul panorama internazionale. Il Prodotto interno lordo (Pil) delle aree investite dal passaggio del tifone potrebbe calare "fino al 10%" il prossimo anno; esse producono ricchezza e benessere per un volume pari al 12,5% del totale nazionale. 

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