domenica 17 novembre 2013

Civati: martedì presento una mozione di sfiducia contro la Cancellieri

Pippo Civati
ROMA - "Il Pd dice di non poter 'sfiduciare' la Cancellieri perché non si può votare la mozione del M5S, segnalo che ne possiamo presentare una noi". Lo scrive Pippo Civati sul blog criticando l'atteggiamento del Pd sul ministro della Giustizia. "Martedì presenterò un testo all'assemblea del gruppo. Basta con l'ipocrisia. Non se ne può più".

"La cosa che ancora mi sorprende – oltre alle incredibili falsità che alcuni colleghi deputati raccontano su di me presentando la loro mozione (sono soprattutto i cuperliani e soprattutto in Emilia-Romagna) – è che io sarei quello strano del Pd perché dico certe cose. Il bello è che le dicono e dichiarano tutti, solo che poi cambiano idea", dice ancora Civati sul suo blog.

"Vi faccio alcuni esempi: mai con il Pdl. Lo dicevano tutti, salvo rare (anche se significative) eccezioni. Infatti non siamo andati con il Pdl, giusto? E chi è rimasto a pensare la stessa cosa è un eretico. Già. Prendete il caso Alfano: D’Alema, Finocchiaro e Cuperlo avevano fatto capire che si auguravano le dimissioni o un passo indietro per via del pessimo episodio kazako. Poi al Senato il gruppo votò blindato per salvare Alfano. E chi ribadì in occasione di quel voto le ragioni espresse dai suddetti fu bollato come dissidente".

E ancora: "Prendete l’Imu: tutti dicevano che toglierla (sospenderla) tutta quanta era sbagliato e che si dovevano fare differenze. Poi l’abbiamo sospesa per tutti, e nessuno ha fatto una piega. Nonostante le dichiarazioni dei giorni e delle ore precedenti. Adesso ci sono problemi di copertura e pure la Commissione Europea, che dovrebbe essere super-entusiasta di questo governo, fa sapere che non si fida. Una vera sfortuna".

Infine, arriviamo al nodo Guardasigilli. "Prendete il caso Cancellieri: tutti e quattro i candidati hanno fatto capire che avrebbe dovuto dimettersi lei, per toglierci dall’imbarazzo. Però non pare rilevante ai fini della scelta del Pd dei prossimi giorni. Eppure altri candidati sono dotati di centinaia di parlamentari. Ma non fa niente. Se cambiano idea, lo fanno per il bene del partito. E immagino anche dei suoi elettori".

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