sabato 20 ottobre 2012

Tokio: Il ministro della giustizia accusato di collegamenti con la mafia nipponica (yakuza)

Keishu Tanaka

TOKYO - L'ombra della yakuza, la potente mafia nipponica, si allunga sul ministro della Giustizia, Keishu Tanaka, prossimo alle dimissioni. A meno di un mese dalla sua nomina nell'ambito del rimpasto voluto dal premier Yoshihiko Noda per rilanciare il governo in vista del voto anticipato, Tanaka è finito nella bufera per le rivelazioni del settimanale scandalistico Shukan Shincho.
Il magazine, lo stesso che a settembre pubblico' i dettagli della relazione extraconiugale di Tadahiro Matsushita, ministro dei Servizi finanziari morto suicida prima della stampa del dossier, ha dato conto dei legami risalenti a 30 anni fa tra il politico e una potente organizzazione criminale di Yokohama, con tanto di partecipazione a una festa e di discorso. Tanaka, 74 anni, ha nell'immediato escluso la possibilità di dimissioni nonostante fosse già in condizioni difficili per l' ammissione di donazioni ricevute (420.000 yen, circa 4.200 euro, dal 2006 al 2009, tutti restituiti) da un cittadino straniero in violazione delle norme sui finanziamenti ai gruppi politici che vietano di ricevere contributi da persone fisiche o giuridiche di nazionalità non giapponese. Il Guardasigilli, che ha anche le deleghe ministeriali sulla delicata materia del rapimento dei cittadini nipponici da parte degli agenti della Corea del Nord durante la Guerra Fredda, ha saltato ieri la riunione del consiglio dei ministri a causa di una aritmia cardiaca che lo ha costretto al ricovero ospedaliero per ulteriori accertamenti.
Il destino di Tanaka sembra segnato, anche per il disappunto manifestato - secondo i media locali - dallo stesso Noda.

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