mercoledì 10 ottobre 2012

Laziogate: indagato per peculato anche il coordinatore regionale dell’Idv. Avrebbe intascato 700mila euro


 ROMA -Altro blitz della Guardia di Finanza questa mattina negli uffici del Consiglio regionale del Lazio di Via della Pisana. I finanzieri del Nucleo di polizia valutaria, su ordine della procura di Roma, hanno acquisito documenti riguardanti il gruppo dell'Italia dei Valori. Il nuovo filone di inchiesta si sofferma sulle spese effettuate negli anni passati dal responsabile regionale dell'Idv, Vincenzo Maruccio, che si e' dimesso.
Il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori e' indagato dalla procura di Roma per il reato di peculato. Maruccio, che in passato e' stato anche assessore, secondo l'accusa avrebbe distratto fondi destinati al gruppo consiliare per 700mila euro. L'inchiesta e' coordinata dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Stefano Pesci. Si tratta di un'indagine partita da una segnalazione della Banca d'Italia.
Per i magistrati della procura di Roma il coordinatore regionale dell'Idv si sarebbe appropriato di 200mila euro in contanti oltre ai 500mila euro. La somma in contanti sarebbe stata prelevata da due conti correnti dell'Idv della Regione Lazio dell'ultimo anno. L'inchiesta su Maruccio, quindi riguarda in totale 700mila euro sottratti alle casse del partito negli ultimi due anni.
I prelievi compiuti in contanti hanno fatto partire le segnalazioni da parte della Banca d'Italia. I militari della Guardia di Finanza hanno perquisito anche l'abitazione romana di Vincenzo Maruccio. La perquisizione riguarda anche gli uffici dello stesso Maruccio nella sede del Consiglio regionale del Lazio in via della Pisana.
E' "una giornata campale per la credibilita' della politica, e dell'Italia dei Valori nella politica". E la tensione nella voce di Antonio Di Pietro rende evidente quanto sia 'particolare' la giornata dell'ex pm.  Di Pietro, a tambur battente, mette sul web un videomessaggio: "Caro Vincenzo mi viene da piangere a dirlo, sai bene, sei avvocato anche tu, che l'innocenza deve valere fino a sentenza passata in giudicato, ma una cosa e' la tua storia giudiziaria personale e altra è la credibilità della politica e delle istituzioni. Devi correre dal tuo giudice e farti giudicare come ho fatto io - sottolinea - che ero a Istanbul, ministro in carica nel lontano '96, e mi sono dimesso dopo 12 minuti 12".

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