giovedì 4 ottobre 2012

Fermato e dirottato ad Alessandria d’Egitto motopesca di Mazara del Vallo

Il porto di Alessandria d'Egitto

MAZARA DEL VALLO - L'Artemide, peschereccio italiano di stanza a Mazara, è stato fermato dalle autorità egiziane nella serata di ieri. Ne ha dato notizia il deputato regionale Toni Scilla, affermando che il presidente di Federpesca, Luigi Giannini, ha contattato il vice ambasciatore italiano in Egitto, Andrea Orizio, "che ha assicurato un tempestivo intervento per scongiurare lungaggini e ulteriori problemi".
Nel tardo pomeriggio di ieri (ma la notizia è rimbalzata a Mazara soltanto nella tarda serata), il peschereccio, 170 tonnellate di stazza lorda con sette uomini di equipaggio, di cui quattro italiani e tre tunisini, è stato fermato da una vedetta militare egiziana a 25 miglia dalla costa di Alessandria D'Egitto, dove è stato dirottato.
Secondo frammentarie informazioni raccolte in tarda serata, il peschereccio sarebbe stato fermato per un normale controllo, successivamente il comandante della motovedetta avrebbe deciso di sequestrarlo e, sotto scorta, dirottarlo verso il porto di Alessandria. A bordo i sette uomini dell'equipaggio  stanno bene.
Un altro pescherreccio, il “Twenty Four” è bloccato a Sfax in Tunisia dallo scorso 14 settembre. La vicenda e' venuta fuori perche' ieri uno dei marinai, Alessandro Santo Novara, 39 anni, e' stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale dopo essere stato colto da infarto.

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