martedì 7 agosto 2012

Schwazer: “Ho comprato l’epo su internet. I russi mi dicevano: noi prendiamo certe cose”


BOLZANO - Alex Schwazer non attenderà le controanalisi. Subito dopo la notizia della sua esclusione dai Giochi per la positività a un controllo antidoping, il marciatore ha confessato le sue responsabilità: "Ho preso questa disgraziata iniziativa a metà luglio, dopo aver concluso la preparazione. L'ho trovata su Internet, dove era spiegato anche il modo per iniettarla. La mia carriera è finita, la mia vita è finita".

In un'intervista telefonica alla Gazzetta dello Sport, l'oro olimpico di Pechino 2008 ha cercato di spiegare i motivi che lo hanno portato ad avvicinarsi al doping: "Andavo forte, mi sentivo pronto per vincere. Ma cercavo qualcosa di più. Lo scorso anno ai Mondiali in Sud Corea, i russi mi hanno detto in faccia che loro usano delle cose. Questo pensiero mi girava per la testa, era un tarlo”.
Schwazer sa bene che, dal 6 agosto 2012, tutto è cambiato. L'eroe olimpico di Pechino lascia il posto, nell'immaginario comune, all'atleta dopato. E persino quella medaglia conquistata quattro anni fa, rischia di sbiadirsi: "In quell'occasione ero pulitissimo, lo giuro. Ho sbagliato, ho distrutto tutto quanto di buono ho fatto in questi anni, tutto cancellato. Non riesco più a guardarmi allo specchio".

Schwazer sa bene di aver deluso parenti, amici, colleghi e, con loro, milioni di italiani: "Ho ingannato un sacco di gente, ho tradito la fiducia di chi mi vuole bene. Ho vergogna a tornare a casa dai miei genitori. Non tornerò mai più a marciare, mi vergogno e basta".
Il padre di Alex Schwazer, Josef, si assume le colpe per non aver aiutato il figlio in un momento così difficile da convincerlo a buttare all'aria trionfi e soddisfazioni assumendo doping: "Le responsabilità sono mie, perché se si vede un figlio, che durante tutto l'anno è stato male, si deve capire e si deve cercare di parlargli. Gli chiedo perdono". Josef Schwazer cerca di capire perché Alex abbia assunto l'Epo: "L'ultima volta che è partito da qui - racconta davanti alla casa di famiglia con una voce rotta dal pianto - era distrutto. Forse l'ha fatto per non deludere gli altri. E' stata al 100% la prima volta che ha fatto uso di queste sostanze".

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