mercoledì 15 agosto 2012

L’Onu accerta: truppe siriane dietro il massacro di Houla


NEW YORK - Truppe siriane  sono dietro il massacro  di 108 persone avvenuto in maggio nella città di Houla: lo hanno accertato gli investigatori delle Nazioni Unite. Il massacro è stato considerato uno dei peggiori attacchi contro i civili dall'inizio della rivolta nel marzo 2011.
Un'inchiesta decisa dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite afferma che le violazioni sistematiche sono state autorizzate ai più alti livelli del governo siriano.
Omicidi, torture e violenze sessuali sono esempi delle violazioni da parte delle forze siriane contenute nelle 104 pagine del rapporto, che ha preso in esame eventi tra febbraio 2012 e la fine di luglio. Durante quel periodo, dice il rapporto, sono state usate le tattiche sempre più brutali.
Anche le forze di opposizione si sono rese colpevoli di crimini di guerra, ma non della stessa gravità o sulla stessa frequenza di quelle attribuita alle forze governative.
In particolare, le truppe governative e milizie filo-governativo shabiha sono ritenute responsabili degli omicidi di Taldou nella zona di Houla il 25 maggio, in cui 108 persone, tra cui 49 bambini, sono state uccise.
Anche se il governo di Damasco non ha permesso alla squadra di investigare in Siria, i ricercatori hanno parlato con quasi 700 persone, tra civili e ex soldati fuggiti nei paesi vicini.

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