venerdì 17 agosto 2012

Ilva: i ministri Passera e Climi a Taranto. Tre mosse per evitare la chiusura

L'Ilva di Taranto

TARANTO - Sarebbe racchiusa in tre punti la strategia del governo per salvare l'Ilva, almeno 20.000 posti di lavoro, il futuro della siderurgia italiana e la salute dei tarantini. L'annuncio dovrebbe essere dato oggi a Taranto dai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, Corrado Clini e Corrado Passera. Si parla della possibilità di chiedere fondi europei per ammodernare gli impianti del siderurgico, della riqualificazione del porto industriale per attrarre investimenti stranieri, fino alla nuova autorizzazione integrata ambientale (Aia), la cui procedura di revisione sarà chiusa il 30 settembre. ''L'Aia - spiega Clini - avrà come riferimento l'impiego delle migliori tecnologie indicate dalla Commissione Ue e le prescrizioni del gip di Taranto per la sicurezza degli impianti''.   
 La parola d'ordine è sempre la stessa: ''Bisogna evitare la chiusura senza ritorno dell'Ilva'', così come ha ribadito ieri il ministro Passera. Parole che fanno eco alle dichiarazioni del responsabile del Viminale, Anna Maria Cancellieri, che aveva avvertito che la chiusura dell'Ilva ''è un lusso che non possiamo permetterci. Se l'azienda dovesse chiudere gli impianti avremmo dei problemi drammatici per tutta l'economia del Paese''. Tuttavia - avverte Clini - non c'è nessun decreto in vista da parte del governo sull'Ilva, ''stiamo seguendo la strada maestra prevista dalla legge''. 
Il questore di Taranto, Enzo Mangini, teme che ci possano essere degli scontri e ha blindato la città in occasione della visita dei ministri. Ha vietato qualsiasi corteo e ogni manifestazione davanti e nei pressi della prefettura, dove i ministri dalle 11.30 incontreranno il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, gli enti locali, l'autorità portuale, il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, i sindacati, Confindustria, parlamentari di Pdl, Pd, Udc e Fli e il vescovo di Taranto, mons.Filippo Santoro.

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