lunedì 6 agosto 2012

E’ il maratoneta altoatesino Alex Schwazer l’azzurro escluso dalle Olimpiadi per doping (positivo all’epo). “Ho fatto tutto da solo”

Alex Schwazer

LONDRA - ''Ho sbagliato, la mia carriera è finita. Volevo essere più forte per questa Olimpiade. Ho fatto tutto da solo e di testa mia e dunque mi assumo tutte le responsabilità per quello che è successo. La mia vita nell'atletica è finita oggi". Con una dichiarazione dettata all'agenzia Ansa Alex Schwazer ha confermato di essere lui l'atleta italiano che il Coni ha escluso dalle Olimpiadi. Il bolzanino, primo quattro anni fa a Pechino nella 50 km, è stato bloccato in Italia, poco prima che partisse per Londra dove rappresentava l'unica speranza di medaglia per l'Italia nell'atletica. E' risultato positivo all'Epo o ad un metabolita ad un controllo antidoping effettuato il 30 luglio scorso ad Oberstdorf, dove si stava preparando per i Giochi, in Germania. Tra i primi a ricevere la notizia Michele Didoni, tecnico della marcia. "Mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una notizia brutta. Non ho neppure voluto chiedergli perché l'ha fatto: non ci sono giustificazioni. A 28 anni si è uomini, non più ragazzi. Alex deve crescere e cambiare vita. "Mi ha telefonato, continuava a ripetere puerilmente 'mi prendo tutte le responsabilità', senza capire che il suo gesto individuale ricadrà su tanti. La madre stava per essere ricoverata al pronto soccorso per la tensione". Schwazer non era ancora arrivato a Londra: aveva rinunciato alla gara di marcia dei 20 km, per disputare soltanto quella sui 50. Tra l'informativa della Wada e l'esclusione dell'atleta, fidanzato della pattinatrice Carolina Kostner, sono passate soltanto due ore.
Ironicamente, sul sito dell'atleta di Vipiteno si trova questa frase: "In molti mi chiedono come ci si prepara ai Giochi Olimpici: semplice, allenandosi, allenandosi, e allenandosi ancora".
Delusa anche la Fidal. "La federazione italiana di atletica leggera ha ricevuto, a Londra, notizia della positività ad un controllo antidoping del proprio atleta Alex Schwazer, e la conseguente decisione, assunta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, di escluderlo dalla squadra olimpica - si legge in una nota - . Nel condividere pienamente la scelta operata dal Coni, la Fidal esprime profonda delusione e disappunto per l'accaduto, sottolineando al contempo la propria ferma posizione di condanna nei confronti di ogni forma di doping. La direzione intrapresa dall'atletica italiana su questo tema non è nuova, non ha mai ammesso, e mai ammetterà, deviazioni di alcun tipo".
"Meglio una medaglia in meno, ma combattere questa situazione. E' un bene aver fermato Alex Schwazer prima della gara, così che la lotta al doping ne esce rafforzata", è l'opinione del presidente della federatletica, Franco Arese..

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