domenica 11 marzo 2012

Soldato americano a Kandahar spara e uccide 16 persone, tra uomini, donne e bambini per strada


KABUL - Un soldato americano in Afghanistan ha ucciso almeno 17 civili afgani, tra cui donne e bambini, dopo aessere uscito dalla sua base nella provincia meridionale di Kandahar.
Il soldato - che si è consegnato alle autorità militari statunitensi - soffriva di esaurimento nervoso. Il militare,  la cui identità non è stata resa nota, ha lasciato la base nelle prime ore del mattino e ha aperto il fuoco contro tre abitazioni nel villaggio di Alkozai nel distretto di Panjwae.
La Nato ha detto che stava indagando su un "incidente deplorevole". Alcuni leader tribali hanno detto che 3 donne e 9 bambini e uomini erano tra i morti: complessivamente 17, come ha riferito il presidente Karzai. Non si conoscono ancora le ragioni del gesto - al di là dall'esaurimento nervoso del soldato - raccontato alla stampa da Hajji Agha Lalai, membro per il distretto di Panjwae nel consiglio provinciale di Kandahar, che ha detto di esserne venuto a conoscenza da alcuni testimoni oculari. 

Secondo quanto racconta un reporter della Afp le vittime sono state bruciate. "Sono entrato in tre case e ho contato 16 morti, inclusi bambini, donne e uomini anziani", racconta in una testimonianza un giornalista dell'agenzia che ha visitato i villaggi afghani. "In una delle abitazioni c'erano i corpi di dieci persone, fra cui donne e bambini, che erano stati tutti uccisi e bruciati in una stanza. Un'altra donna invece giaceva morta all'entrata della casa. Sono stati uccisi e bruciati. Ho visto (fra i cadaveri) almeno due bambini di età fra i due e i tre anni, che erano stati bruciati". 
"In un'altra casa", situata in un secondo villaggio, "c'erano quattro persone morte. Ho visto i loro cadaveri stesi in una stanza. Fra loro c'erano due uomini anziani e una donna", racconta ancora la fonte giornalistica, che parla di un sedicesimo corpo in una terza abitazione. I nomi dei due villaggi, secondo il portavoce del governo provinciale di Kandahar, sono Alokozai e Garrambai, entrambi nel distretto de Panjwayi.
Il presidente afghano Hamid Karzai, condannando la sparatoria, ha detto che si è trattato di "omicidi intenzionali" e ha chiesto alla Nato di fornire spiegazioni.
Nel distretto di Panjwae si trova una base dell'Isaf e in un comunicato a Kabul in cui dà notizia dell'arresto del militare, la Forza internazionale sottolinea che "si è trattato di un episodio che genera un profondo rammarico e che ci spinge a presentare le nostre condoglianze ai famigliari e agli amici delle vittime".
Il luogo della tragica sparatoria
Da parte sua il governatore di Kandahar, Toryalay Weesa, ha detto che il soldato "é fuggito dalla base americana ieri sera" e che "stamani ha aperto il fuoco su un gruppo di civili causando 16 morti", che sono però almeno 17 secondo Lalai. Nel comunicato dell'Isaf si dice infine che le autorità americane e afghane condurranno insieme "una approfondita inchiesta" sulla strage. 
Secondo il portavoce dei talebani, Qari Mohammad Yusuf Ahmadi, si sarebbe trattato invece di un vero attacco, e non di un gesto isolato. Ahmadi ha detto che non uno, ma più soldati "hanno attaccato numerose case del villaggio di Balambi" e "secondo testimoni vi sarebbero una cinquantina di cadaveri", fra cui undici appartengono alla famiglia di Mohammad Wazir", uno degli anziani del villaggio. Ci sono anche testimonianze di abitanti del villaggio che parlano di "un gruppo di soldati ubriachi" all'assalto delle loro case.
L'incidente accade mentre un  sentimento anti-americano corre  in Afghanistan dopo il rogo do un mese fa di copie del Corano da parte dei soldati americani in una base Nato. Funzionari degli Stati Uniti si erano scusati, ma l'incidente ha scatenato una serie di proteste e attacchi che hanno ucciso almeno 30 persone e sei soldati statunitensi.

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