giovedì 22 marzo 2012

Monti: sul’articolo 18 non si cambia, i licenziamenti economici non potranno essere "abusati"

La Cei: il lavoratore non è una merce, non lo si può trattare come un prodotto da dismettere


ROMA - Oggi non verranno consegnati i testi della riforma, prima saranno al vaglio del Cdm che si terra' domani. Lo ha detto Mario Monti alle parti sociali nell'incontro pert mettere a punto il documento conclusivo che si e' aperto a palazzo Chigi sulla riforma del mercato del lavoro. Oggi non si ritorna sulla flessibilita' in uscita, ha confermato il premier. "Sull'articolo 18 abbiamo percepito una diffusa preoccupazione, su cui vorrei rassicurare tutti, che il binario dei licenziamenti economici possa essere abusato con aspetti di discriminazione. Il governo si impegna affinché questo rischio non si verifichi perché è nostro dovere evitare discriminazioni con un minimo di attenzione alla stesura. Su questo mi impegno". Così il premier Mario Monti, durante il tavolo con le parti sociali, secondo quanto riferito da alcuni presenti. Il governo non cambia idea sull'articolo 18 in materia di licenziamenti economici: per questa fattispecie non ci sarà la possibilità di reintegro, ma solo quella di indennizzo. Così come previsto nella proposta presentata l'altro ieri alle parti sociali.

"Il lavoratore non è una merce. Non lo si può trattare come un prodotto da dismettere, da eliminare per motivi di bilancio". Così mons. Giancarlo Bregantini, capo-commissione Cei per il Lavoro, sulla riforma Fornero. "In politica - dice a Famiglia Cristiana - l'aspetto tecnico sta diventando prevalente sull'aspetto etico"."La modalità con cui è ipotizzato il licenziamento economico potrebbe rivelarsi infausta", dice mons. Bregantini. "Nemmeno il giudice può intervenire", osserva a Famiglia Cristiana, e così "é facilissimo che si arrivi in tutto il Paese" a "un clima di paura generalizzata"

Nessun commento: