venerdì 9 marzo 2012

Il Titanic come non si era mai visto, sul fondo dell'Atlantico (a cento anni tra un mese dall'affondamento) grazie ai rilevamenti sonar

Il relitto principale (al centro); a sinistra la distanza con la poppa (nella foto a destra)


Il dettaglio della parte principale del relitto del Titanic, così come è stato rilevato dal sonar


LONDRA - Mai prima d'ora il disastro del Titanic è stato visto in dettaglio, come dimostrano queste nuove immagini apparse sul numero odierno del Daily Mail. 
Un team di ricercatori hanno messo insieme, grazie all’uso di sofisticati strumenti, quella che si crede di essere la prima mappa completa di tutto il campo dei detriti del Titanic, lungo tre miglia sul fondo dell’Atlantico.
Sperano che potrà fornire nuovi indizi su ciò che è accaduto esattamente in quella fatidica notte di 100 anni fa, quando il transatlantico colpito un iceberg sprofondò sul fondo dell'Atlantico del Nord, uccidendo oltre 1.500 persone.
Il team ha utilizzato immagini sonar e più di 100.000 foto scattate dai robot sottomarini per creare la mappa, che mostra dove centinaia di oggetti e pezzi della presunta inaffondabile nave sono finiti.
La mappatura ha avuto luogo nell'estate del 2010 durante una spedizione guidata da Titanic RMS Titanic Inc., custode legale del relitto, insieme a Woods Hole Oceanographic Institution di Falmouth, Massachusetts, e al Waitt Institute di La Jolla, California oltre a History Channel,  la National Oceanic and Atmospheric Administration e il National Park Service. 
Dettagli sulle nuove scoperte sul fondo del mare non sono stati ancora rivelati, ma la rete li metterà in onda in un documentario di due ore il 15 aprile, esattamente 100 anni dopo il naufragio.
Il team di spedizione ha usato  robot sottomarini autonomi lungo il fondo dell'oceano giorno e notte con sonar a scansione laterale che si muovevano a poco più di tre miglia all'ora lungo una griglia stabilita sscattando anche  foto ad alta risoluzione, 130.000 in loro in tutto. Le foto sono state messe insieme su un computer per fornire un mosaico dettagliato foto dei detriti. 
Il risultato è una mappa che sembra qualcosa di simile alla superficie della luna che mostradetriti sparsi per il fondo dell'oceano e le sezioni di poppa che giacciono a  circa mezzo miglio di distanza dal corpo principale della nave. 
Questa è la prima volta una mappa del campo di detriti intero ha riguardato ogni centimetro quadrato in un approccio ordinato, grazie ai progressi della tecnologia.
Le varie voci comprendono un groviglio enorme di resti di una tuga, una buona parte della fiancata della nave che misura oltre 60 metri di lunghezza e ha un peso superiore a 40 tonnellate; pezzi di fondo della nave e una copertura del portello che volata fuori quando si è schiantato sul fondo.
Altri elementi comprendono cinque delle enormi caldaie della nave, una porta girevole e anche un parafulmine caduto da un albero.



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