mercoledì 21 marzo 2012

Cinquecento case distrutte dal terremoto in Messico


Un viadotto precipitato su un minibus durante il terremoto
CITTA’ DEL MESSICO - I funzionari messicani sono impegnato nella valutazione dei danni causati dal un forte terremoto di magnitudo 7,4 che ha colpito ieri a mezzogiorno il Messico meridionale. 
Il suo epicentro è stato a circa 25 chilometri ad est di Ometepec, nello stato di Guerrero.
Almeno 500 case nello stato meridionale costiero sono state danneggiate, ha detto il Governatore Angelo Aguirre.
Undici i feriti, nove dei quali si sono verificati nello stato di Oaxaca, che confina con i Guerrero e pure lì il terremoto è stato violento, ha detto il ministro dell'Interno messicano Alejandro Poire.
Due persone sono rimaste ferite anche a Città del Messico, a circa 320 km dall'epicentro del sisma. Le autorità di Città del Messico stanno compiendo rilievi negli edifici, scuole e ospedali per valutare i danni. I terremoti sono una spaventosa esperienza per gli oltre 20 milioni di abitanti che vivono nella metropoli, dove circa 10.000 persone sono morte in un massiccio sisma nel 1985.
La città, costruita su cenere vulcanica e argilla, è particolarmente vulnerabile ai terremoti.

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