domenica 4 marzo 2012

"Bologna ha perso un figlio vero" Commozione al funerale di Lucio Dalla


L'ingresso della bara di Lucio Dalla nella basilica di San Petronio (SkyTG24)

BOLOGNA - E' iniziato sulle note della canzone "4 marzo 1943", suonata in piazza Maggiore, il giorno dei funerali di Lucio Dalla. L'artista avrebbe compiuto oggi 69 anni. Tra i tanti volti noti entrati in chiesa, l'attore Alessandro Haber, Gigi D'Alessio, Cesare Cremonini, Amedeo Minghi, Samuele Bersani, Biagio Antonacci, i Pooh, Jovanotti, Roberto Vecchioni, delegazioni della Virtus basket e del Bologna calcio. Seduti tra le prime file di banchi, ci sono Pier Ferdinando Casini, Luciano Ligabue, Renzo Arbore e Renato Zero,  Gianni Morandi e Luca Cordero di Montezemolo. Il lungo applauso per Lucio Dalla, iniziato al passaggio del feretro in piazza, quando è uscito da palazzo comunale, dove era stata allestita la camera ardente, è continuato mentre veinva trasportato a braccio verso la basilica di S.Petronio. Le campane dell'Arengo hanno rintoccato a morto. Il Crescentone, la parte centrale rialzata della piazza, è piena di persone, così come gli scalini della chiesa. Poco prima la la musica che aveva invaso la piazza dal mattino è stata fermata per fare spazio al silenzio in attesa che arrivasse la bara.
"Buon compleanno Lucio": sono bastate queste parole, pronunciate all'inizio dell'omelia da padre Bernardo Boschi, confessore del cantante, per far scattare l'ennesimo applauso della basilica di San Petronio.
"Tutta Bologna ti vuole bene, tu hai amato tutti, questo popolo ti capisce, dalle autorità agli ultimi. Bologna ha perso un figlio vero" ha poi detto padre Bernardo Boschi. Secondo Boschi, Lucio Dalla "rivestiva di Bologna quella sottile ironia, quella profondità, anche quella specie clownesca propria della sua creatività". "Oggi - ha detto - anche la basilica di San Petronio è troppo piccola per lui, domenica scorsa era qui per la messa, oggi siamo qui per lui. Oggi avrebbe compiuto gli anni, la morte é il definitivo compimento dei nostri anni". "Lucio trasmetteva serenità e gioia, l'eredità che ci lascia è proprio questa, l'insostenibile leggerezza dell'essere - ha concluso Padre Boschi - Ti abbraccio - ha detto - saremo sempre con te perché tu sarai in mezzo a noi".
A fianco del portone della casa di Lucio Dalla, in Via D'Azeglio, a pochi passi da Piazza Maggiore e dalla Basilica di San Petronio, vicino al tappeto di fiori e di bigliettini con i messaggi ricordo e' comparso anche uno striscione con la frase di una delle sue piu' celebri canzoni: "e la luna in silenzio ora si avvicina. Ciao Lucio". I
In concomitanza con i funerali di Dalla, lo Stadio Olimpico di Roma ha voluto tributare un omaggio bipartisan all'artista bolognese. Sulle note di "Attenti a Lupo", le curve di Roma e Lazio hanno a lungo applaudito Dalla, ricordato anche con una foto sui maxischermi dell'Olimpico: "Ciao Lucio, 4 marzo 1943-1 marzo 2012". 

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