giovedì 9 febbraio 2012

Mandato di cattura per l'ex presidente delle Maldive


L'ex ministro della difesa Kaleyfaanu e il presidente Nasheed

 MALE - Le Maldive scivolano verso il caos, non solo la capitale Malé, e cresce la preoccupazione per le centinaia di migliaia di turisti che popolano in questo periodo i paradisiaci atolli dell'arcipelago. Un tribunale di Malé, nelle Maldive, ha spiccato oggi un mandato di arresto nei confronti dell'ex presidente Mohamed Nasheed e dell'ex ministro della Difesa. Lo hanno reso noto a tv indiane fonti del Partito democratico delle Maldive (Mdp) dello stesso ex capo dello Stato Da parte sua, l'ex ministro degli Esteri, Ahmed Naseem, ha definito il mandato di arresto "illegale".
Secondo la pagina online del quotidiano di Malé 'Haveeru', "la Corte criminale ha spiccato il mandato di arresto". Esso riguarda l'ex presidente Mohamed Nasheed e l'ex ministro della Difesa Tholhath Ibrahim Kaleyfaanu. I capi di accusa, conclude il giornale, debbono tuttavia ancora essere confermati.
Gli avvenimenti si susseguono rapidamente (alle Maldive sono 6 ore in più dell'Italia). 
12:29    Il leader del gruppo parlamentare MPD Ibrahim Mohamed Solih ha detto che il presidente Nasheed  sta incontrando rappresenanti del Commonwealth presso la sua residenza e nonè a conoscenza di un mandato di arresto contro di lui.
13:16    Alcuni degli ex ministri della precedente amministrazione stanno arrivando a Canaryge alla residenza di Nasheed. La polizia non è ancora fuori dalla sua residenza.
13:25   I media sono ora all'interno di Canaryge. Nasheed sta dando interviste alla stampa. I media stranieri sono presenti. Alcuni degli ex ministri, parlamentari e Nasheed I giuristi sono anche nella sua residenza. 

14:25 I militari fedeli all'ex presidente delle Maldive Mohamed Nasheed hanno chiesto di avere accesso alle armi quando martedì un gruppo di agenti e di altri militari gli hanno ingiunto di dimettersi, ma lui si e' rifiutato. Lo ha rivelato lo stesso ex capo dello Stato. In una conferenza stampa nella residenza di Canaryge mentre si confermava un suo possibile arresto, Nasheed ha detto, che ''circa 200 agenti e 80 militari hanno aiutato l'opposizione a cambiare il governo''..
La moglie e altri non precisati membri della famiglia dell'ex presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed, sono giunti ieri sera a Colombo, nello Sri Lanka, dopo essere riusciti ad abbandonare Malé. 
Amnesty International ha rivolto un appello alle forze di sicurezza delle Maldive "perché cessino la violenza contro i sostenitori del Partito Democratico delle Maldive (Mdp) di Mohamed Nasheed", l'ex presidente costretto l'altro ieri alle dimissioni dopo una rivolta della polizia. Il precipitare della situazione sta allarmando anche la comunità internazionale. E' previsto che il vice segretario di Stato americano incaricato per l'Asia meridionale, Robert Blake, arrivi sabato nell'arcipelago, come annunciato da Washington. In un comunicato diffuso sul suo sito, Amnesty riferisce che, secondo testimoni oculari, "Nasheed e un grande numero di membri del Mdp stavano marciando pacificamente nelle strade della capitale Malé quando la polizia li ha attaccati". Precisa poi che circa 40 dimostranti sono stati picchiati con bastoni e che lo stesso Nasheed aveva "il viso coperto di sangue" ed è stato portato via dagli agenti. "Siamo estremamente preoccupati dagli ultimi sviluppi nelle Maldive" ha dichiarato Sam Zarifi, il direttore dell'area Asia-Pacifico di Amnesty International.
I vertici militari delle Maldive hanno categoricamente negato di avere spinto con la forza il presidente Mohamed Nasheed a dimettersi, aggiungendo che "mai i militari si sono uniti alle manifestazioni antigovernative". Lo ha assicurato il generale Ibrahim Didi. L'alto ufficiale, ha spiegato il giornale online Minivannews, ha comandato le operazioni militari della Forza di difesa nazionale (Mndf) nel giorno delle dimissioni del cosiddetto 'Mandela delle Maldive'. "Noi - ha assicurato - non abbiamo avuto alcun ruolo nelle proteste di martedì. Abbiamo cercato di proteggere. Ma il presidente si è dimesso volontariamente. Non lo abbiamo spinto ad andarsene". "


Ha detto il sindaco della capitale, Adam Manik: "Il governo ha perso il controllo, c'è un clima di incertezza e il rischio che la situazione collassi", ha spiegato Manik. "Ci sono centinaia di feriti".

E riguardo ai rischi per i turisti, ha sottolineato: "La situazione è pessima qui: in molte isole la gente si sta ribellando alla polizia, assaltando commissariati, e quindi la situazione non è buona". Manik comunque ha precisato che "non è la gente a essere violenta, è la polizia".


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