venerdì 10 febbraio 2012

"Il Fatto Quotidiano": c'è un complotto contro il Papa. Entro 12 mesi morirà

ROMA - "Vaticano, trame e veleni. Un complotto contro il Papa, entro 12 mesi morirà". Il Fatto Quotidiano pubblica oggi un documento riservato nel quale si ipotizza la morte di papa Benedetto XVI entro novembre del 2012, e parla di un complotto ai suoi danni. Il documento sarebbe scritto in tedesco "in modo da farlo circolare il meno possibile" e, secondo il quotidiano, sarebbe autentico. "Quelle pagine esistono e nessuna smentita potrà cancellarle". Così il direttore Antonio Padellaro.

L'annuncio della pubblicazione è stato dato ieri sera nella trasmissione Servizio Pubblico e il Vaticano ha smentito immediatamente: "Si tratta evidentemente di farneticazioni che non vanno prese in alcun modo sul serio. Siamo alla follia", ha detto il gesuita Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede. "Pubblicate quello che credete - ha aggiunto poi parlando con 'Il Fatto' - ma vi prendete una responsabilità. Mi sembra una cosa talmente fuori dalla realtà e poco seria che non voglio nemmeno prenderla in considerazione". "Un atteggiamento - scrive Marco Lillo nel suo articolo di oggi - di totale negazione dei fatti che appare discutibile perché il documento pone quesiti importanti non solo sulla salute e la sicurezza del Papa ma anche sulla situazione a dir poco sconcertante in cui versa la Chiesa".

Il documento, datato 30 dicembre 2011, non sarebbe firmato e sarebbe stato portato dal cardinale colombiano Dario Castrillon Hoyos a inizio gennaio scorso agli uffici della segreteria di Stato vaticana. In questo documento si ricostruirebbe il viaggio compiuto dal cardinale arcivescovo di Palermo Paolo Romeo in Cina nel 2011 e si riporterebbero le rivelazioni fatte dallo stesso porporato ai suoi interlocutori. Romeo, a quanto riferito, avrebbe parlato della prospettiva che Benedetto XVI morisse nel giro di un anno e nel documento si farebbe riferimento a tal proposito di un "complotto di morte". Romeo parlerebbe anche di Scola come possibile successore del Papa.

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