sabato 18 febbraio 2012

II governatore di Bankitalia: 2012 anno di recessione


PARMA - ''Il 2012 sara' un anno di recessione''. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco intervenendo al Forex di Parma che ricorda le previsioni dell'istituto centrale di una caduta del Pil prevista dell'1,5%. Secondo Visco ora ''bisogna guardare avanti'' per tornare a un'espansione del reddito nel prossimo anno. 
 Caduta record del credito delle banche alle imprese a dicembre, afferma Visco, secondo cui "i prestiti alle imprese si sono contratti di 20 miliardi, una entità molto elevata nel confronto storico". I finanziamenti alle famiglie invece "sono solo leggermente calati". Le banche dovranno "dimostrare di saper svolgere bene la loro funzione" con una "acuita capacità selettiva". Secondo il Governatore cui "é cruciale che l'economia non entri in asfissia creditizia, deperendo e trascinando con sé anche" le stesse banche. Un ulteriore "ragionevole, irrobustimento della dotazione di capitale è alla portata del sistema bancario" italiano. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco al Forex secondo cui "il processo di rafforzamento patrimoniale deve continuare" dopo lo sforzo degli scorsi anni.
La Banca d'Italia, prosegue Visco, sta per fornire alle banche "indicazioni volte a orientare le scelte" su politiche dei dividendi e remunerazione dei manager" che dovranno tenere conto delle necessità degli istituti di credito di rafforzare il capitale.
La Bce e le banche dell'Eurosistema continueranno "a garantire il proprio sostegno alla liquidità e all'attività di prestito delle banche" ma le "politiche nazionali devono continuare a essere orientate alla stabilità e alla crescita". 
L'esercizio dell'autorità europea Eba, che ha colpito fortemente le banche italiane, ha avuto una "sequenza sbagliata" ma ora le "esigenze di rafforzamento", "possono essere soddisfatte senza una contrazione dei finanziamenti all'economia". L'esercizio Eba, aggiunge Visco, doveva essere accompagnata dal lancio dell'Efsf e delle garanzie europee sulle nuove passività bancarie a medio e lungo termine.

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