lunedì 20 febbraio 2012

Da quattro giorni una donna in coma, senza alimentazione, legata a una barella al Pronto Soccorso dell'Umberto I di Roma


L'ingresso del Pronto Soccorso dell'Umberto I

ROMA - In coma, legata a una barella, "in attesa" da quattro giorni di un posto in corsia. Un nuovo scandalo investe il Policlinico Umberto I, dove durante un blitz di due senatori e' stato scoperto il caso di una donna in coma farmacologico dopo una brutta caduta in casa che le aveva provocato un trauma cranico.
Ma da quattro giorni la donna, 59 anni, e' "parcheggiata" al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma, legata con delle lenzuola a un letto senza sponde, senza alcun tipo di nutrizione. E' la sconcertante scoperta dei senatori Domenico Gramazio (Pdl) e Ignazio Marino (Pd), che hanno effettuato un 'blitz' al Policlinico proprio alla luce dei recenti scandali legati alle condizioni dei Pronto Soccorso della Capitale. "L'abbiamo trovata li' - riferisce Gramazio - senza supporti per l'alimentazione, incosciente, legata a un letto senza sponde per evitare che cadesse.
"Abbiamo trovato una donna in coma dopo un trauma cranico - conferma il senatore Marino - legata alla barella con delle lenzuola e senza nutrizione da quattro giorni, in attesa di essere ricoverata 'da un minuto all'altro'". "La paziente - spiega - aveva solo la flebo con l'acqua fisiologica e i sanitari ci hanno spiegato che erano in attesa, da un minuto all'altro, di poterla trasferire in un altro reparto per darle assistenza. Nel frattempo, per 4 giorni, la signora e' rimasta in barella nella cosiddetta 'piazzetta', area del pronto soccorso dove vengono lasciati i pazienti in mancanza di posti letto per i ricoveri. La signora era stata legata con delle lenzuola a mani e piedi alla barella per evitare cadute, visto che il letto e' senza sponde".


Agghiacciante l'ammissione del direttore del Dea (Dipartimento di urgenza ed emergenza) del Policlinico Umberto I, Claudio Modini: "E' una cosa che capita spesso, del resto il problema della mancanza di posti per il ricovero non è una novità. Bisogna risolvere queste situazioni". 
"Casi come quello accaduto oggi a Roma dimostrano che gli scellerati tagli alla spesa pubblica stanno infliggendo ferite mortali al sistema sanitario nazionale" dice l'esponente Pd Livia Turco, "ed e' ormai sempre piu' chiara la strumentalizzazione che e' stata fatta di alcuni casi eclatanti e dolorosi di persone in fin di vita sulle quali, proprio chi ha tagliato i fondi al Ssn, ha avuto il cinismo di montare campagne etiche a difesa della vita. Questi presunti paladini della vita dovrebbero avere oggi il coraggio di ammettere che, per colpa di quei tagli, negli ospedali, con medici e infermieri impotenti e privi di mezzi, si arrivera' a praticare una strisciante eutanasia di Stato".


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