lunedì 9 gennaio 2012

Ricucci, Consorte, Caltagirone e Antonio Fazio a giudizio per la tentata scalata di Bnl

Giovanni Consorte
ROMA - Il gup del Tribunale di Roma ha rinviato a giudizio quindici persone nell'ambito della vicenda legata al tentativo di scalata di Bnl da parte del cosiddetto "contropatto". A processo, tra gli altri, Stefano Ricucci, Giovanni Consorte, Francesco Gaetano Caltagirone e l'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio. I reati contestati, a vario titoli, sono di aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza.
A giudizio anche Vito Bonsignore, Giuseppe Statuto, Ettore e Tiberio Lonati, Emilio Gnutti, Ivano Sacchetti (capi di Unipol), Gianpiero Fiorani e Gianfranco Boni (di Bpi). Il processo prenderà il via il 23 aprile davanti ai giudici della quinta sezione penale del tribunale.

Secondo la Procura di Roma siamo in presenza di un presunto accordo occulto messo in atto da immobiliaristi e raider che, tra il 2004 e il 2005, rastrellarono azioni dell'istituto di credito per contrastare gli spagnoli del Banco di Bilbao a un passo dall'acquisto della banca grazie all'appoggio di Generali e Diego della Valle.

Nei loro confronti i reati contestati, a vario titoli, sono di aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Il giudice ha prosciolto, tra gli altri, Giampiero Nattino, ad di Banca Finnat, Giovanni Alberto Berneschi, presidente del cda della Carige, e l'ex direttore centrale per la Vigilanza Creditizia e Finanziaria della Banca d'Italia, Francesco Frasca.

L'imprenditore Caltagirone è stato prosciolto da un'accusa di ostacolo all'autorità di vigilanza perché il fatto non sussiste. Prosciolta la Magiste International Sa perché l'illecito amministrativo è estinto per il fallimento della società. Una sanzione pari a 298 mila euro, infine, è stata inflitta alla Bpi che ha patteggiato la pena.

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