domenica 8 gennaio 2012

Monti da Fazio: Non occorrono nuove manovre, ma altre operazioni

Mario Monti da Fabio Fazio
ROMA - 'Non occorrono nuove manovre ma altre operazioni'. Lo afferma il premier Mario Monti intervenendo a 'Che tempo che fa' su Rai3.
"Spero - prosegue il premier  - che siamo tranquilli. La tranquillità nelle cose l'abbiamo raggiunta con l'operazione di consolidamento dei conti dello Stato italiano che il governo ha proposto, il Parlamento l'ha approvato e gli italiani molto responsabilmente lo hanno acettato accettato. E un'operaZIone grossa anche in base agli standard Ue mette in sicurezza i conti pubblici conseguendo l'obittivo che non il mio governo ma quello precente ha accettato e cioè il pareggio di bilancio nel 2013. Dal punto di vista dei conti pubblici non occorrono altre manovre, quello che occorre sono alte operazioni di politiche economica meno indigeste".
Poi sulle liberalizzazioni: 'Agiremo su molti fronti'. Gia' entro l'Eurogruppo del 23 gennaio l'Ue chiede un primo pacchetto.

"La Germania - spiega poi il premier - ha un'opinione pubblica comprensibilmente preoccupata di dover pagare un giorno per comportamenti leggeri di altri paesi in Europa. Il mio sforzo nell'incontro che avrò mercoledì con la Merkel sarà quello di mostrare due cose: primo che l'Italia è ben lungi da tenere comportamenti irresponsabili, la maturità con cui l'opinione pubblica e il sindacato hanno accolto le pesanti misure imposte può essere da esempio per altri Paesi e, contemporaneamente mostrerò alla Merkel che soprattutto la Germania trae benefici dal mercato unico e dall'euro". "E' un discorso che si può fare da pari, è interesse della Germania, della Francia e nostro Paese che via via che i singoli Paesi danno prova di recuperata virtù, noi non lo facciamo non perché ce lo chiede l'Ue, ma per non dissipare il futuro dei nostri figli è giusto e doveroso che decisioni prese collettivamente in Europa siano tali da dissipare i dubbi sulla solidità dell'euro".


"Il nostro atteggiamento mentale è che niente deve essere tabu tra forze mature e civili come sono i sindacati, le forze produttive e il governo" ha poi detto Mario Monti a proposito della eventuale riforma dell'articolo 18 ricordando che "il ministro Fornero aveva citato anche art. 18 in questo senso e sta tenendo incontri bilaterali con i leader sindacali per un metodo di dialogo con le parti sociali". "La caratteristica sarà che muovendoci in materie dominate dal diritto del lavoro e da simboli anche importanti, abbiamo bisogno - sottolinea - di lavoro per giovani e non di simboli". Il presidente del Consiglio rivendica "un'impostazione rivolta a vedere principi e soprattutto effetti economici sulla competività e per veri posti di lavoro".
"Credo che un certo disarmo multilaterale di tutte le corporazioni possa consentirci di dare più spazio alla concorrenza ed ai giovani"ha detto ancora Monti.
Si tratta di fare "diverse cose: creare più spazi per la concorrenza ed il merito in diversi settori. Liberalizzazioni? Si chiamano liberalizzazioni ma può sembrare un termine in parte ideologico: qui si tratta di ridurre quelle protezioni, quei diversi modi in cui ogni categoria in Italia più che in altri Paesi cerca di avvantaggiare chi è incluso nella roccaforte rispetto a chi è fuori", prosegue il capo del Governo.


Privatizzare la Rai? Mario Monti non lo esclude. "La Rai non è venuta come urgenza numero uno della mia attività per incombenze più urgenti e drammatiche", dice il presidente del Consiglio."La Rai è una forza del panorama culturale e civile italiano e credo che abbia anch'essa bisogno di passi in avanti". Monti rivendica un certo riserbo su questo e su altri dossier ma aggiunge solo "ancora qualche settimana e vedrete".

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