venerdì 20 gennaio 2012

La Concordia ha cominciato a spostarsi di un centimetro e mezzo all’ora


ISOLA DEL GIGLIO - La  nave Costa Concordia si sta lentamente ma costantemente muovendo verso l'abisso profondo 70 metri, che si trova a poca distanza dalla nave stessa: si sposta alla media di un centimetro e mezzo all’ora. Ovviamente ancora sospese le ricerche. Intanto è in arrivo la forte mareggiata che mette in pericolo la nave. Urgente mettere in sicurezza lo scafo per evitare lo sversamento del carburante in mare. Un Rov, un robot subacqueo teleguidato, verrà immerso vicino al relitto della nave per analizzare il fondale. L'operazione è necessaria per capire se sia possibile ancorare sul fondo il relitto e impedirne così l'inabissamento. L'operazione si svolgerà nel pomeriggio. 
Ci sarebbero due testimoni oculari della manovra di ancoraggio a nave già sbandata di Costa Concordia. I due, residenti al Giglio, avrebbero parlato di questo con la Guardia costiera. La loro testimonianza conferma dunque quanto accertato anche dai sommozzatori dei carabinieri che giovedì hanno reso noto di aver trovato una delle due ancore sotto lo scafo, segno questo che il comandante Schettino avrebbe mentito quando ha affermato di aver gettato le ancore con la nave ancora in movimento.
I misteri di Schettino A proposito del comandante,  ecco due elementi non chiari: un computer e una giacca scura. Il primo è stato visto da un albergatore del Giglio in mano a Schettino che lo usava il giorno dopo il disastro ma non si trova più. La seconda è la giacca che indossava: non era quella della Costa. Un tentativo di camuffarsi durante l'evacuazione? Le indiscrezioni sono del quotidiano "Il Tirreno".
E' stato lo stesso Schettino a dire all'albergatore che in una busta colorata di plastica aveva il proprio computer, così prezioso da essere riuscito a portarlo in salvo nei concitati attimi di evacuazione della Concordia. Quel computer però, usato sabato mattina dal comandante, è scomparso. Conteneva sicuramente file importanti: i magistrati si chiedono quali. 
Poi c'è il giallo degli abiti che indossava il comandante. Sebbene Schettino nella conversazione con De Falco avesse detto di essere stato "catapultato in acqua", poi risultava avere solo i calzini bagnati. Quindi era asciutto e cosa indossava? Il comandante sostiene di essere stato in divisa: perchè allora nell'intervista rilasciata a Tgcom24, prima del fermo, alle ore 14 indossava un giaccone scuro che non aveva nulla a che vedere con la divisa della Costa? Un tentativo di camuffamento, di sottrarsi a chi stava cercando aiuto, o solo il vestirsi con la prima cosa che aveva trovato entrando in cabina?

Nessun commento: