GROSSETO - "Ho ricevuto il referto dalla Prefettura di Grosseto: i mancanti all'appello sono 29: 4 membri dell'equipaggio e 25 passeggeri". A dirlo a Porta a Porta è il comandante generale della Capitaneria di porto, Marco Brusco. "Sembrerebbe che una decina siano tedeschi - ha poi precisato -, sei sono italiani".
Sono tre i filoni di indagine relativi al naufragio della Costa Concordia. A dirlo è sempre Marco Brusco. Uno di questi filoni è "della Procura della Repubblica", un altro è "amministrativo sulle cause con una commissione di inchiesta della direzione marittima" che poi fornirà "i risultati al ministero delle Infrastrutture". Un terzo filone, aggiunge Brusco, "voluto dal ministro Passera, sulle cause e la dinamica".
"La Costa Crociere dovrà presentare entro 48 ore il piano di svuotamento dei serbatoi". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Il piano, aggiunge, "sarà verificato per accertarsi che avvenga in condizioni di sicurezza". Questo, prosegue Clini, "ammesso che la nave rimanga in posizione". Secondo il ministro, infatti, "se la nave dovesse affondare" ci sarebbe bisogno di tutt'altro tipo di operazioni.
"Sulla base degli accertamenti non risulta perdita di carburanti in mare"ha aggiunto Clini. Quello che è comparso nel primo pomeriggio di oggi nelle acque antistanti l'isola del Giglio, dove è naufragata la nave Costa Concordia, spiega il ministro, è "fluido oleoso".
C'è anche la posizione del comandante in seconda della Costa Concordia, Dimitri Christidis, greco, tra quelle al vaglio degli investigatori che indagano sulla sciagura del Giglio. Secondo quanto risulta finora dalle indagini della guardia costiera, al momento di lasciare la nave Costa, Schettino disse in una telefonata di essere in compagnia di Christidis. Secondo il codice di navigazione, nessuno a parte comandante e comandante in seconda può prendere i comandi della nave.
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