venerdì 20 gennaio 2012

Concluso il consiglio dei ministri sulle liberalizzazioni dopo una riunione di 8 ore. Monti: "Abbiamo rimosso due dei tre ostacoli alla crescita dell'Italia e la prossima settimana porremo rimedio al terzo con un importante pacchetto di semplificazioni"

ROMA - Si è concluso dopo una riunione-fiume di 8 ore il consiglio dei ministri che ha esaminato il pacchetto di misure per le liberalizzazioni e le infrastrutture. "E' andato benissimo". Così il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano l'esito del Consiglio dei Ministri, senza tuttavia precisare quanti provvedimenti siano stati varati. "Abbiamo rimosso due dei tre ostacoli alla crescita dell'Italia e la prossima settimana porremo rimedio al terzo con un importante pacchetto di semplificazioni". Lo ha detto il premier, Mario Monti, illustrando il dl sulle liberalizzazioni. "Più concorrenza - ha spiegato Monti - significa più spazio per i giovani e più riconoscimento per il merito. Si tratta quindi non solo di una grande azione economica, ma anche sociale".
Quello sulle liberalizzazioni, ha proseguito il premier, è un pacchetto "corposo e incisivo" sul quale "mettiamo in conto che vi saranno commenti negativi perché in molti preferiscono lo status quo piuttosto che affrontare nuove sfide". Per Monti, però, "se non riconsideriamo il modo di stare insieme non possiamo puntare alla crescita".

Con questo provvedimento "offriamo una liberazione da tasse occulte e una moderazione del costo della vita", ha proseguito il premier, spiegando che tra i giudizi "che ci hanno incoraggiato in questo percorso difficile di riforme uno è del capo dello Stato, come sempre attento e per noi di grandissimo incoraggiamento, che ha dichiarato cortesemente che è un provvedimento corposo e incisivo".

Sulla spending review, invece, il lavoro "è in corso: abbiamo potuto, data la fretta, agire solo in parte sul ridimensionamento della spesa, ma nei prossimi mesi ci sarà, ed è già iniziata, una sistematica azione di riduzione sul fronte della spesa".

"Concorrenza e liberalizzazioni - ha concluso Monti - non significa introdurre un po' più di giungla per favorire l'economia ma, nella nostra visione, eliminare barriere soprattutto per i giovani, ma anche una rigorosa attività di limitazione dei poteri pubblici con regole di mercato, a iniziare dal garante antitrust".
Ecco le prime indiscrezioni sui contenuti concreti dei decreti.
TAXI
La competenza sulle licenze dei taxi torna all'Autorità per le reti e non ai comuni. Resta invece la possibilita', per un medesimo soggetto, di avere la titolarità di piùlicenze e l'extraterritorialità'. Restano dunque i punti più osteggiati da parte delle auto bianche.


 LE FARMACIE
Nelle regioni che non provvederanno ad aumentare la pianta organica delle farmacie secondo i limiti fissati (una ogni 3mila abitanti) entro 120 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il consiglio dei ministri nominera' un apposito commissario. Lo prevede la bozza del decreto sulle liberalizzazioni entrata in cdm. "Decorsi inutilmente i termini per gli adempimenti previsti", si legge nel testo, "il Consiglio dei Ministri esercita i poteri sostitutivi di cui all'art. 120 della Costituzione della Repubblica italiana, con la nomina di un apposito commissario che approva le piante organiche delle farmacie ed espleta le procedure concorsuali in attuazione della previsioni di cui al presente articolo e in deroga a ogni altra disposizione normativa".
FARMACI DI FASCIA C 
farmaci di fascia C, quelli cioe' con obbligo di ricetta ma interamente a carico del cittadino, potranno essere venduti solo nelle farmacie, esattamente come ora, senza alcuna eccezione. Nella nuova bozza del dl sulle liberalizzazioni, all'esame del Cdm, e' sparito infatti il passaggio in cui si prevedeva, nelle regioni che entro marzo 2013 non avessero provveduto ad aumentare il numero di farmacie portandole alla quota di una ogni 3.000 abitanti, la possibilita' di vendere i farmaci di fascia C anche nelle parafarmacie e nei corner salute dei supermercati. Questo comma e' stato sostituito da un altro che prevede, per le regioni inadempienti, l'invio di un commissario di governo. Confermata, invece, la liberalizzazione di turno e orari delle farmacie, e l'obbligo per il medico di famiglia di indicare in ricetta anche un farmaco equivalente di minor prezzo, laddove disponibile.
EDICOLANTI 
Gli edicolanti potranno praticare sconti, prevede la bozza. "Gli edicolanti - si legge nel testo - possono praticare sconti sulla merce venduta e defalcare il valore del materiale fornito in conto vendita e restituito a compensazione delle successive anticipazioni al distributore". Inoltre "gli edicolanti possono rifiutare le forniture di prodotti complementari forniti dagli editori e dai distributori e possono altresi' vendere presso la propria sede qualunque altro prodotto secondo la vigente normativa". Fermi restando gli obblighi a garanzia del pluralismo informativo, "la ingiustificata mancata fornitura, ovvero la fornitura ingiustificata per eccesso o difetto, rispetto alla domanda da parte del distributore costituiscono casi di pratica commerciale sleale" e "le clausole contrattuali fra distributori ed edicolanti, contrarie alle disposizioni del presente articolo, sono nulle per contrasto con norma imperativa di legge e non viziano il contratto cui accedono".
 
SNAM-ENI
Confermata la separazione proprietaria tra Snam ed Eni prevede la bozza del decreto sulle liberalizzazioni all'esame del Cdm. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, si legge nel testo, "e' emanato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge". 


RETE FERROVIARIA
L'unbundling della rete ferroviaria (Rfi) è sparito. Il titolo dell'art.41, che nella precedente versione era appunto 'unbundling nel trasporto ferroviario' diventa 'misure per il trasporto ferroviario'. Nel testo è stata eliminata la parte che assegnava al Governo il compito di emanare un decreto sullo scorporo dopo l'analisi in materia da parte dell'Autorità dei trasporti,esame che invece rimane anche in questa versione.


LE NOVITA' DEL DL INFRASTRUTTURE

Autostrade: obligo lavori a terzi per il 50%
Aumenta dal 40 al 50 per cento la quota dei lavori che il concessionario autostradale, titolare di concessioni vigenti (già affidate alla data del 30 giugno 2002) è tenuto ad affidare a terzi. Lo prevede la bozza del dl infrastrutture al vaglio del Consiglio dei ministri. La norma - precisa la relazione - scatta dal primo gennaio 2015.

Project bond per nuove opere
Il decreto legge dedicato alle infrastrutture introduce i "project bond" per finanziare nuove opere. La nuova norma stabilisce che le società costituite al fine di realizzare e gestire una singola infrastruttura o un nuovo servizio di pubblica utilità possono emettere obbligazioni.

No Imu per imprese edili per nuove costruzioni
Niente Imu per tre anni per le imprese edili sulle nuova case costruite per essere vendute. Lo prevede la bozza del dl infrastrutture che esenta dalla "nuova" Ici anche gli alloggi assegnati in affitto dagli ex istituti autonomi per le case popolari (ex Iacp).

Recupero veloce accise autotrasporti
Recupero veloce delle accise per gli autotrasportatori e via al tetto di 250.000 euro per le compensazioni dei crediti d' imposta: sono due delle misure previste in favore del settore nel decreto sulle infrastrutture. Le misure erano attese soprattutto dai Tir siciliani in sciopero.

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