martedì 17 gennaio 2012

Cariche esplosive fatte brillare sulla tolda della Costa Crociera per aprire varchi ai soccoritori L'equipaggio si "ribellò" al comandante che non ordinava l'abbandono della nave



ISOLA DEL GIGLIO - Gli incursori della Marina militare stanno piazzando questa mattina  cariche di esplosivo sulla Costa Concordia per aprire dei varchi sul relitto sulla prua, sulla parte centrale e sulla poppa e permettere così più facilmente ai sommozzatori di raggiungere parti della nave non ancora ispezionate. 
Si è poi appreso che le operazioni per evacuare la Concordia sarebbero iniziate almeno un quarto d'ora prima della comunicazione ufficiale di "abbandono nave" data dal comandante, fissata alle 22.58. 
Una sorta di "ammutinamento", condotto in alcune aree della nave da parte dell'equipaggio. Quando i marinai hanno capito la situazione, hanno deciso di preparare i passeggeri e le scialuppe, intorno alle 22.45. Dopo l'impatto con lo scoglio, racconta l'ufficiale Alessandro di Lena a La Repubblica, "il comandante si è attaccato al suo telefono cellulare, ha fatto numerose chiamate. Noi gli facevamo numerose domande. 'Comandante che si fa?' Ma lui niente, era sempre al telefono". Secondo quanto viene riferito, "Schettino chiama almeno tre volte, forse quattro, Ferrarini, con cui parla a lungo". Roberto Ferrarini è il responsabile dell'unità di crisi e controllo della flotta Costa. Fonti della società armatrice confermano a Repubblica che "è vero. Schettino ha contattato Ferrarini una prima volta alle 22.05 e a seguito di quella comunicazione sono state attivate le procedure d'emergenza". Ma l'evacuazione è stata ordinata soltanto alle 22.58, dopo un'ulteriore insistenza della Guardia Costiera. Fonti ufficiose della compagnia confermano che le comunicazioni di quella notte con Schettino sono movimentate, come riferisce il giornale. Alle 22.30 circa, gli ufficiali si sarebbero resi conto che attendere una risposta dal comandante era inutile e avrebbero investito di fatto del comando della nave il comandante in seconda, Roberto Bosio, che ha dato il via all'immediata evacuazione. Alle 11 di oggi a Grosseto, l'udienza di convalida dell'arrestp del comandante Schettino.
I morti restano sei, 29 i dispersi.

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