mercoledì 6 luglio 2011

Traffico di migranti: decine di arresti in tutta Italia

ROMA - La Polizia sta eseguendo decine di arresti in tutta Italia nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione criminale che ha fatto arrivare clandestinamente in Italia migliaia di migranti per poi trasferirli in altri paesi europei. Le indagini, avviate a maggio del 2010, sono state condotte dal Servizio centrale operativo (Sco) e dalle squadre mobili di Lecce, Bologna e Ravenna, sotto il coordinamento della Direzione nazionale antimafia e dalle procure di Bologna e Lecce.
La maggior parte degli arrestati sono trafficanti di uomini di origine afghana, pachistana e indiana nei cui confronti è stato ipotizzato il reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli arresti sono stati eseguiti in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Abruzzo, Lazio e Calabria e sono il frutto di una serie di indagini scaturite in seguito al consistente aumento dei flussi migratori registrati a maggio dell'anno scorso. Inchieste aperte da diverse procure che hanno lavorato in sinergia per individuare i responsabili dell'organizzazione.
I migranti che l'organizzazione sgominata dalla polizia faceva arrivare clandestinamente in Italia, erano "in costante pericolo di vita" per le modalità con cui avvenivano i viaggi, sia quelli verso l'Italia che quelli dal nostro paese verso gli altri paesi europei. E' quanto hanno accertato gli investigatori del Servizio centrale operativo e delle squadre mobili di Lecce, Bologna e Ravenna nel corso dell'indagine che ha portato agli arresti di oggi. L'inchiesta ha consentito di ricostruire l'organigramma dell'organizzazione: un vertice operativo in Grecia e in Turchia e diverse cellule presenti nel nostro paese, a Roma, Milano, Cremona, Bologna, Bergamo, Brescia, Teramo, Ascoli e Bari. I trafficanti di uomini facevano arrivare clandestinamente i migranti (soprattutto pachistani, iracheni e afghani) in Italia utilizzando per i viaggi sia piccole imbarcazioni - che puntavano sulle coste pugliesi - sia le navi di linea dirette ai porti sull'Adriatico. Una volta arrivati in Italia, i clandestini venivano trasferiti in Germania, Svizzera, Danimarca, Austria, Francia e Belgio.

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