mercoledì 6 luglio 2011

Gli scoop vietati del News of the World: bufera in Inghilterra su Rupert Murdoch

LONDRA - I massimi dirigenti di Rupert Murdoch stanno mettendo in campo tutte le loro energie per evitare che la situazione precipiti a causa dello scandalo intercettazioni telefoniche che investe il tabloid News of the World che per coprire un possibile scoop ha sviato le indagini della polizia: tra i casi più eclatanti quello dell'assassinio di una giovane ragazza di cui intercettava il telefono. Nuove rivelazioni minacciano lo staff attuale e quello passato del giornale e potrebbero provocare ulteriore imbarazzo al governo di David Cameron, scrive oggi il Financial Times.

News Corp, il colosso mediatico del magnate australiano, si è schierato con Rebekah Brooks, amministratore delegato di News International ed ex direttore del tabloid, che si è rifiutata di dimettersi: ha negato di essere in alcun modo a conoscenza che il telefono di Milly Dowler, una studentessa rapita e poi uccisa, fosse intercettato da un investigatore privato che lavorava per il giornale.

A rischio sembrano esserci anche, e soprattutto, le inserzioni sui quotidiani. Una campagna su Twitter sta inducendo molte aziende a ritirare la pubblicità. Ford ha annunciato che sospenderà la pubblicità sul quotidiano, sottolineando di avere a cuore "gli standard di comportamento del suo personale e di quello con cui tratta all'esterno". Stessa decisione è stata presa da un'altra casa automobilistica, la Renault.
Ieri a tarda ora, News International ha fatto sapere di aver consegnato nuove informazioni alla polizia nelle ultime settimane: secondo la Bbc, puntano il dito contro Andy Coulson, ex direttore del News of the World diventato portavoce di Cameron, che avrebbe autorizzato per diversi anni pagamenti alla polizia. Coulson, che ha lasciato Downing Street quest'anno, non ha voluto commentare questa notizia; agli amici avrebbe confessato però di sospettare di essere oggetto di strumentalizzazioni per distogliere l'attenzione dalle ultime rivelazioni.

Le ultime prove consegnate alla polizia non sono relative alle sospette intercettazioni - ovviamente non autorizzate - della segreteria telefonica di Milly Dowler nel 2002, quando Brooks era direttore del giornale. Brooks ha dichiarato in un memo consegnato allo staff di essere "disgustata" dalle insinuazioni che nello stesso anno il tabloid abbia intercettato il telefono di Milly Dowler, la studentessa del Surrey assassinata.

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